HomeNotizieCRONACAIttierre, riannullato il sequestro dei capi Ferrè

Ittierre, riannullato il sequestro dei capi Ferrè

ROMA. E’ stato annullato dalla Corte di Cassazione il secondo sequestro dei capi Ferrè all’interno dei magazzini Ittierrre. Lo scorso luglio il Nucleo Tributario della Guardia di Finanza di Isernia era intervenuto, su mandato del procuratore capo della Repubblica di Isernia, Paolo Albano, sequestrando 112mila pezzi nella zona produttiva di Pettoranello del Molise.

La Suprema Corte ha deciso ieri, annullando il provvedimento del Tribunale del Riesame di Isernia – impugnato dall’Ittierre spa a mezzo dell’avvocato Francesco Di Ciommo – che aveva confermato il secondo sequestro. La Cassazione ha disposto anche il rinvio presso il Riesame pentro, dove si terrà una nuova udienza presumibilmente entro una ventina di giorni. I giudici dovranno valutare la pronuncia degli Ermellini – di cui ancora non si conoscono le motivazioni – e decidere se confermare o meno il sequestro.

Lo scorso 13 maggio la Corte di Cassazione aveva già annullato una prima volta l’ordinanza di sequestro emessa dai giudici pentri, rinviando la questione proprio al Riesame di Isernia che, due mesi dopo, dispose una nuova confisca. La controversia era iniziata a causa di un esposto della società Itc srl, proprietaria del marchio Ferrè, che aveva segnalato alle competenti autorità la presenza sul mercato di capi asseritamente contraffatti. Itc, inoltre, aveva segnalato la presenza di capi sospetti proprio nei magazzini della Ittierre.  L’ex patron di Ittierre Antonio Bianchi e i suoi legali avevano da subito respinto ogni addebito, adducendo che i capi fossero regolarmente prodotti sotto l’egida di una regolare licenza e, quindi, non contraffatti.

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