HomeNotizieCRONACAOmessa contribuzione: lo Sprint Molise sotto i riflettori dell'Inps

Omessa contribuzione: lo Sprint Molise sotto i riflettori dell’Inps

CAMPOBASSO. Contributi non versati agli ex lavoratori, da parte dello sportello di internazionalizzazione delle imprese Sprint Molise. È quanto emerge dall’estratto conto contributivo di un ex collaboratore dell’ente, che si è trovato ‘scoperto’ dalla copertura previdenziale un periodo di 8 mesi. Il bello è che la contribuzione da parte del datore di lavoro non viene versata a oltre 4 anni di distanza. L’importo omesso sarebbe di circa 3 mila euro e riferito al periodo settembre 2011-aprile 2012.
Come lui, probabilmente potrebbero esserci tanti altri ex contrattisti che, negli anni, hanno affollato gli uffici di Colle delle Api, e che probabilmente non sono a conoscenza dell’eventualità. Nonostante il ravvedimento oneroso Inps, all’ente regionale hanno pensato bene di infischiarsene omettendo, nei 3 mesi successivi alla notifica della diffida, di versare il dovuto. Insoluto che, però, si prescrive in 5 anni: per tali ragioni, a 4 anni di distanza, l’ente previdenziale avrebbe avviato la riscossione coattiva di quanto non pagato in precedenza, a cui si dovranno aggiungere le relative sanzioni amministrative e gli interessi di mora. Riscossione che, comunque, non è detto vada a buon fine, vuoi per l’impignorabilità o per altre mille ragioni, con i malcapitati che potrebbero rimanere con un pugno di mosche in mano. Infatti, per i lavoratori parasubordinati, a differenza degli altri, non ci sarebbe nessun fondo di garanzia che li ‘coprirebbe’ da eventuali omissioni contributive.
Fino ad oggi, nonostante i proclami della Giunta regionale, desiderosa di chiudere in men che non si dica lo sportello, a farne le spese sono stati soltanto i collaboratori mandati di punto in bianco a casa, in quanto l’ente continua a esistere come si può vedere consultando la pagina internet all’indirizzo web http://www3.regione.molise.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/2800. Tant’è che in estate è stata anche trasferita la sede, da Colle delle Api all’assessorato al Turismo della regione Molise.
Come sia possibile che in un ente, di fatto controllato dalla Regione, ci siano situazioni di omessa contribuzione? E’ una domanda che l’ex collaboratore vorrebbe porre al presidente della Regione, Paolo Frattura, o all’ex assessore al ramo Massimiliano Scarabeo, che in un comunicato del 28 ottobre 2014 tenne a precisare testualmente, riferendosi alla situazione dello Sprint: “C’è molto rammarico per la situazione che si è venuta a creare, ma non c’è alcuna preclusione contro nessuno, né tanto meno vi è indifferenza da parte della Regione verso il problema. La realtà è che ci ritroviamo con una situazione difficile da affrontare sotto il profilo economico, che è quella di non poter dare una collocazione ai giovani contrattisti. Mi faccio carico delle responsabilità che riguardano la Regione – concludeva Scarabeo – anche se molte di esse arrivano da lontano, ma nessuno dei tanti giovani coinvolti pensi che qualcuno si sia svegliato un mattino e abbia preso la decisione di lasciarli a casa senza nessuna giustificazione”. Siamo fiduciosi che, se rientrerà nelle funzioni di consigliere regionale, Scarabeo non si dimenticherà della questione.
In ogni caso, per molto tempo la politica regionale ha fatto la cosa più semplice e cioè scaricare tutte le responsabilità su Elvio Carugno, ex direttore dello Sportello per l’internazionalizzazione, arrestato con l’accusa di peculato, invece di continuare ad investire su una realtà che, oltre a dare lavoro a circa 50 giovani molisani, aiutavaa quanto pare le imprese locali a conquistare i mercati esteri.
Eppure, dopo la vicenda Carugno si sono succeduti diversi dirigenti regionali, nominati direttori dello Sprint, che quantomeno avrebbero dovuto vigilare sulla gestione dell’ente e che adesso potrebbero essere chiamati a rispondere dell’accaduto.
Nonostante ciò, ancora oggi ci giunge notizia che a via Genova si continuano ad usare due pesi e due misure nei confronti dei contrattisti dell’ente. Infatti, sembrerebbe che i soggetti di cui ci siamo occupati nell’articolo del 30 ottobre 2014 (leggi qui) -che avevano sottoscritto una scrittura privata con la Regione Molise, rappresentata dal direttore generale della Giunta regionale Antonio Francioni, per prorogare il contratto in scadenza relativo al ‘Progetto di assistenza tecnica al servizio di prevenzione e tutela dell’ambiente’, non completato nei termini contrattuali – stiano beneficiando di innumerevoli e successive proroghe, almeno fino a fine anno, in barba alla recente riforma del lavoro varata dal governo Renzi.
Si spera che Frattura o quantomeno l’assessore al Lavoro Michele Petraroia battano un colpo. O forse non sono nemmeno a conoscenza del caso?

KJ

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