HomeNotizieSPORTIl Campobasso finisce la benzina, col San Nicolò è 1 a 1

Il Campobasso finisce la benzina, col San Nicolò è 1 a 1

Campobasso: Grillo, Lenoci, Raho, Grazioso, Ferrani, Di Pasquale, Rinaldi, Lanzillotta (46’ Bontà), Alessandro, Todino, Gabrielloni (66’ Aquino 80’ Tascini). All. Favo. A disp.: Capuano, Corbo, Progna, Lucchese, Scimò, Fusaro.

San Nicolò: Calore, Pretara, Mozzoni, Brighi, Rapino, Petronio, Massetti (60’ D’Egidio), Donatangelo, Bucchi, Moretti (61’ Chiacchiarelli), Merlonghi. All. Epifani. A disp.: Ricci, Terrenzio, Cerqueti, De Santis, Casolla, Cichella, Parker.

Arbitro: Belfiore di Parma

Reti: 2’ Bucchi, 3’ Rinaldi

Note: ammoniti Merlonghi, D’Egidio, Pretara

CAMPOBASSO. Finisce in parità lo spareggio quarto posto fra Campobasso e San Nicolò. Al Selvapiana si affrontano due squadre in ottima forma e dotate di talentuosi calciatori. Favo ripropone il collaudatissimo blocco delle ultime domeniche (da tempo si viaggia con isoliti 13, massimo 14 titolari), ospiti ottimamente disposti in campo con un modulo elastico: 3-4-3 con esterni, specialmente Massetti, abili ad affondare e mediani pronti a raddoppi e chiusure.

Pronti via e teramani in vantaggio. Il Campobasso batte malissimo il calcio d’avvio subendo il pressing avversario che frutta un corner ai bianco blu. Dalle conseguenze del calcio piazzato, doppio tentativo avversario respinto prima dalla traversa e poi da Grillo ma al terzo tentativo l’ex Bucchi purga i suoi vecchi compagni.

Shock sulle tribune e in curva (che complice il biglietto ad 1 € sono finalmente piene) ma la replica molisana è altrettanto micidiale: 3’ minuto, punizione dalla destra spiovente in area e in mischia Rinaldi pareggia i conti.

Match scoppiettante, per giunta per la seconda domenica di fila, copione insolito per la squadra di Favo abituata a partenze soft.

11’ i lupi potrebbero passare: lancio di Lanzillotta dalle retrovie, bravissimo Gabrielloni a stoppare e lanciarsi tra le maglie nemiche, penetrazione inarrestabile ma cincischia al momento della conclusione.

Fine dei fuochi d’artificio. La partita resta godibile, con continui capovolgimenti di fronte, ma tranne qualche corner, l’unica occasione degna di nota è un affondo con conclusione personale di Massetti, tremendo folletto (per modo di dire vista l’altezza) che sulla destra spesso manda in tilt Raho, come al 22’, appunto, ma il tiro è fuori bersaglio.

Match che scorre via senza particolari patemi d’animo, proteste dei locali proprio al 45’ quando Gabrielloni viene fermato per due volte al limite dell’area teramana per fuorigioco, con la seconda ampiamente discutibile.

La ripresa si apre con Bucchi che prova a bissare l’avvio del primo tempo: morbido interno destro a girare che con Grillo battuto sfiora la base del palo. Brividi.

La conclusione è però un campanello d’allarme. Sin da subito si avverte una spiacevole sensazione che col passare dei minuti è sempre più concreta: il Campobasso ha esaurito la benzina, o almeno accusa i tanti sforzi profusi nella recente cavalcata che ha portato al quinto posto.

Se ne accorge anche Favo che prova a trovare nuova linfa per le speranze di vittoria inserendo anche il talentuoso Aquino. Niente da fare, la squadra si scolla sempre più nonostante gli sforzi proprio dei due neo entrati, l’altro è un super Bontà.Il 'capellone' Bontà, al centro della foto, dopo una bella ma sfortunata sortita offensiva

E al 73’ si rivede il Campobasso proprio con Bontà che si dimena in una mezza sforbiciata da figurine panini: se fosse entrata il Selvapiana sarebbe venuto giù tutto. Anche il San Nicolò, tuttavia, non combina poi più di tanto per portare a casa la vittoria. Palese l’intenzione di Epifani di preferire un punto sicuro ai tre o zero in caso di arrembaggio.

Momento di stasi, ne approfittiamo per due segnalazioni, entrambe lodevoli: la prima è per il pubblico di casa che recepito il momento no dei propri beniamini prova a dare la scossa con continui cori; la seconda è per l’arbitro. Forse avrebbe potuto sanzionare qual cosina in più, ma il signor Belfiore di Parma si segnala come uomo d’ordine che dirige con fermezza la gara invitando di sovente gli atleti a comportarsi da uomini, ovvero ad alzarsi prontamente in caso di scontro fisico senza fare patetiche pantomime. Plauso.

Torniamo alla gara che nonostante tutto, offre ancora qualche chance per ambo le compagini, clamorosa l’inzuccata di Tascini proprio al 91’ che sorvola la traversa. Finisce qui la gara.

1 a 1 sostanzialmente giusto. Preoccupa ma non più di tanto, il calo dei molisani: tante vittorie, tanto bel gioco offerto nelle scorse settimane, un calo è fisiologico e ci sta tutto. Peccato che sia giunto proprio in occasione di uno stadio finalmente pregno di anime e passione. Amen, alla prossima. L’importante è non mollare il quinto posto.

G. C.

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Grillo 6, tutto ruota nel come interpretare il suo comportamento in occasione del gol. L’uscita era difficile ma non impossibile: è stato intelligente o doveva rischiare? Inoltre, reattivo sui due tentativi, ma poteva respingere in modo più deciso. Per il resto da l’impressione di esserci nelle occasioni avversarie. Buon portiere, come sempre, però, gli manca quel qualcosina extra per giudizi più lusinghieri

Lenoci 5,5, voto forse un po’ severo. Favo da precise direttive di dare una mano nelle retrovie, il terzino esegue fedelmente. Però si fa bucare due volte ingenuamente e un po’ più di personalità non guasterebbe. Gara senza infamia ma senza lode

Raho 6, gara di copertura. Quest’oggi spinge poco sulla sinistra, dato che dalle sue parti agisce un indiavolato Massetti, classe 96, agile, veloce e potente fisicamente (un pensierino per l’anno prossimo?). Il bravo Alessandro va a volte in difficoltà a volte si salva d’astuzia, di più non gli si può oggettivamente chiedere.

Grazioso 6-, giornata non al top. Tanta corsa come sempre ma troppo impreciso nei disimpegni. Sciupa in maniera imperdonabile diverse azioni di contropiede che avrebbero meritato miglior esito. Calo fisiologico dopo tante gare ‘iper’

Ferrani 6-, gara double face: 6,5 il primo tempo, in cui è il migliorenelle retrovie. Nulla di trascendentale, ma l’esperienza (leggasi posizioni, tempi di intervento e gestione palla) si vede anche nei dettagli. Ripresa voto 5: lento e un po’ farraginoso, strano e preoccupante il calo psicologico

Di Pasquale 6, confermato centrale di sinistra, ha un giornata bella impegnativa con Massetti, Bucchi e Moretti che bazzicano frequentemente dalle sue parti. Qualche pericoloso svarione nelle prime battute, poi, bene o male, trova equilibrio e posizione. Benino

Rinaldi 6-, continuiamo a essere severi con il talentuosissimo e anomalo regista-trequartista: parte bene, anche con il gol, ma stiamo parlando di uno che dovrebbe calcare altri palcoscenici. Continuiamo a pretendere, e ne abbiamo validi motivi, prestazioni ancora migliori

Lanzillotta 6,5, complice la giornata di ‘normalità’ del compagno di reparto Grazioso, è chiamato ad una gara attentissima. Rompe il gioco avversario e costruisce tante ripartenze peri suoi. Prestazione più che sufficiente

Alessandro 4,5, primo tempo sotto la media, nella ripresa scompare addirittura dal gioco. Si nota solo per i fuorigioco in cui capita spesso e volentieri

Todino 6-, parte bene con discese, punizioni e aperture a tutto campo. Ben presto però, spegne la luce e il Campobasso lo segue in un ‘diminuendo’ a cui non eravamo abituati dai tempi di Cappellacci

Gabrielloni 5, anche per lui gara ‘doppia’: primo tempo così così, comunque si fa notare. Nella ripresa calo vistoso nonostante riceva pure qualche pallone giocabile

Bontà 7, Favo lo butta nella mischia a inizio secondo tempo. Lui si fa notare, chioma a parte, per scivolate, corsa e grinta. Certo la tecnica (oggi non proprio disprezzabile, ad onor del vero) è quella di chi ha frequentato scuola Gattuso, non Guttuso (che poi l’accostamento all’espressionismo del famoso pittore ci può pure stare), ma il suo apporto è fondamentale alla causa, specie se consideriamo il calo della squadra nella ripresa. Prova un gol capolavoro che se fosse entrato …

Aquino 6+, entra con i lupi narcotizzati. Prova a dare effervescenza e grinta, cerca l’intesa coi compagni ma spesso sembra predicare nel deserto. Peccato, sembrava proprio in giornata ma se la squadra non gira un singolo può poco. In più, esce per infortunio

Tascini sv

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