SESTO SAN GIOVANNI (MILANO). Con sette rotazioni eroiche, un contributo sostanzioso di 23 punti dei due elementi usciti dalla panchina che si sono uniti ai 42 del quintetto, un’altra serata da applausi per il prospetto dell’Ecuador Blanca Quiñonez, ma soprattutto con il buzzer beater di Martina Kacerik.

La Molisana Magnolia Campobasso va ad espugnare il PalaNat di Sesto San Giovanni, facendo saltare per la quinta volta, in altrettanti incroci stagionali tra le due squadre tra campionato e Coppa Italia, il fattore campo.

Le rossoblù, infatti, si impongono di tre sulla Geas e portano la serie dei quarti, contro le lombarde, alla decisiva gara tre di mercoledì 1° maggio alle ore 20 all’Arena.

Sull’onda lunga del successo in gara uno all’Arena, le lombarde imbrigliano i fiori d’acciaio in avvio con un break di 7-0 e arrivano al massimo vantaggio di serata sul +10 del 14-4 al giro di boa del primo quarto. Qui, però, intorno a Dedić, Kunaiyi, Trimboli e Mištinová le rossoblù mettono a segno un parziale di 12-3 che le riavvicina sino al meno uno con cui si chiude il quarto (17-16).

A cavallo tra primo e secondo periodo, le magnolie infilano un 10-0 (Quiñonez ispiratrice con cinque punti) con cui arrivano a prendere due possessi pieni di margine (17-23). Ancora Quiñonez e Kunaiyi ampliano il margine portandolo in doppia cifra, poi Morrison, Dedić e Mištinová fanno volare le rossoblù sul +16 (23-39) all’altezza dell’intervallo lungo.

Nella prima metà del terzo periodo le magnolie arrivano a toccare in ben tre circostanze il proprio massimo vantaggio di serata (sei possessi pieni per il +18), ma in quel frangente le lombarde provano a gettare il cuore oltre l’ostacolo riducendo il gap e portandolo a sole dieci lunghezze alla fine del terzo quarto (41-51).

La tensione si fa sentire sul versante campobassano. Sesto San Giovanni si riavvicina in più di una circostanza a due possessi, poi ad uno, quindi, complice il quinto fallo di Quiñonez, impatta a 62. L’ultimo possesso è però per i fiori d’acciaio e la tripla di tabella di Martina Kacerik manda i supporter rossoblù in paradiso (62-65) in un’ultima domenica di aprile magica, a livello sportivo, per il capoluogo di regione.

“Sapevo del gran carattere di questa squadra ed avevamo tutti la consapevolezza della difficoltà di questa gara. Dopo una partenza contratta, dal meno dieci sino al venticinquesimo abbiamo dato vita a venti minuti di notevole pallacanestro sia in attacco che difesa. È normale che, col loro tentativo di rientro, avremmo un po’ pagato dazio alla tensione, calando anche un po’ per la stanchezza. Loro dovevano fare canestro, ma le ragazze sono state abili a venire fuori con la sorte che, peraltro, ci ha restituito, quanto ci aveva tolto in gara uno”.

“Questa serie all’insegna dell’estremo equilibrio rappresenta uno spot unico per il basket femminile – chiosa – e ora andremo a giocarcela nuovamente davanti ai nostri tifosi, il che rappresenta un risultato sensazionale. Cercheremo, sino alla fine, di invertire l’inerzia del fattore campo sempre saltata negli incroci di questa stagione. Ancora per qualche ora ci godiamo questo successo, poi saremo pronti a lavorare sodo con la testa che andrà a mercoledì, quando saremo attesi da un’altra battaglia”.

Quella che, mercoledì 1° maggio con palla a due alle ore 20 e scenario designato La Molisana Arena, sarà sinonimo di gara tre della serie dei quarti. Già nella scorsa stagione le rossoblù centrarono la bella nel primo round dei playoff. Riuscire ad andare avanti rappresenterebbe un’ulteriore pagina unica nello straordinario libro della giovanissima storia dei fiori d’acciaio.