CAMPOBASSO. Come in un film in cui il montaggio stacca da una scena all’altra, creando il tempo parallelo, attraverso fotogrammi musicali, cambi di ritmo, di tonalità, tutto strumentale se non per qualche coretto ‘vintage’ del genio Gabrielli, i brani di ‘S.p.a.c.e’ danno questa forma all’omonimo album. In quattro sul palco del Brickout, uno dei club più all’avanguardia culturalmente della regione, per un’ora e venti minuti di concerto e di volo sullo spazio, ipnotico. Dalle colonne sonore dei film polizieschi ad atmosfere spaziali, lo Space Rock italiano che tanto piace all’estero. E per una sera anche Campobasso ha potuto ospitare Enrico Gabrielli alle tastiere e ai fiati, Massimo Martellotti alla chitarra e alla tastiera, Luca Cavina al basso e Fabio Rondanini alla batteria, lì per presentare il loro ultimo lavoro che dalla data molisana prenderà il volo verso l’Inghilterra e il resto d’Europa. La presentazione del disco ha mobilitato centinaia di campobassani e appassionati provenienti dalla provincia per vivere l’atmosfera anni 70. Soul, funk, rock progressive, i Calibro 35 sono capaci di suonare e unire tutto, proiettando nelle teste dei presenti scene di film fantascientifici. Un concerto straordinario in club deputato a eventi di questo tipo e che tanto mancano nella piccola regione del Molise.
“È stata una grande soddisfazione aver portato uno dei nostri gruppi preferiti, nonché una delle band di punta della scena indipendente italiana in una terra avara di eventi del genere come la nostra – spiega Andrea Zeeta, presidente dell’associazione e trai responsabili del Brickout – Del resto il nostro scopo è proprio questo: creare le condizioni affinché Campobasso, grazie al Brickout, possa essere un punto di riferimento importante per la musica indipendente italiana e non. Ci lavoriamo da anni e i risultati, sia in termini di pubblico che di soddisfazioni personali, stanno arrivando”.
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