HomeNotizieCULTURA & SPETTACOLIMigliaia di visitatori pronti a invadere Isernia per la Fiera delle Cipolle

Migliaia di visitatori pronti a invadere Isernia per la Fiera delle Cipolle

ISERNIA. Spettacoli musicali e teatrali faranno da cornice quest’anno alla tradizionale ‘Fiera delle Cipolle’, in programma a Isernia. Domani, alle ore 21, in piazza Michelangelo è previsto il concerto ‘Cover Dalla-De Gregori’. Mercoledì, sempre alle ore 21, in piazza Celestino V, avrà luogo una rappresentazione teatrale. Tutto pronto dunque per dare vita a uno degli eventi più attesi dalla comunità isernina e che richiamerà migliaia di persone in città. 

Per consentire l’allestimento delle bancarelle il Comune ha disposto le consuete modifiche alla viabilità, a partire dalle ore 5 di domani alle ore 17 di mercoledì e, comunque, fino al termine della manifestazione.

Previsto il divieto di sosta con rimozione forzata e divieto di transito in via Giovanni XXIII (tratto compreso dal ponte della ferrovia a corso Risorgimento – auditorium), via Umbria, via Veneziale (tratto compreso tra via Libero Testa a via Umbria) e via Testa (nel tratto compreso tra l’intersezione con via Braille e l’intersezione con via La Torre).
Divieto di transito (eccetto residenti) anche lungo via Saragat, via Ruggiero, via Lombardia, via Campania e via Formichelli.
Vigerà poi il divieto di sosta con rimozione forzata su via Braille e via La Torre, nonché il senso unico di marcia sulle medesime strade con direzione via La Torre.
Disposto il doppio senso di circolazione su corso Risorgimento (tratto compreso tra via Ciampitti a via Giovanni XXIII – auditorium) e il divieto di sosta con rimozione forzata sugli stalli davanti all’auditorium.

“In relazione alle sopra elencate modifiche e limitazioni – informano da Palazzo San Francesco – la società di trasporto pubblico urbano, Aesernia srl, dovrà modificare gli itinerari, individuando percorsi alternativi che dovranno essere portati a conoscenza dell’utenza mediante l’apposizione di avvisi all’interno degli autobus”.

Si rinnova dunque uno dei rituali più antichi per il capoluogo pentro, che i documenti fanno risalire alla fine del 1400. La cipolla è legata al culto di San Pietro perché un’antica leggenda narra che il santo avesse una madre cattiva e avara, responsabile nella sua vita di un solo atto di benevolenza: l’aver ceduto una delle sue cipolle ad una povera vecchia affamata. Quando la madre di Pietro morì fu mandata all’inferno e la donna supplicò l’aiuto del figlio in nome di quell’unico atto di carità. San Pietro decise così di intercedere in favore della madre, chiedendo aiuto a Gesù, il quale concesse di portare la donna in paradiso, facendola aggrappare a una resta di cipolle. Ma anche quando la donna fu sul punto di salvarsi, non esitò a tirar calci alle altre anime dannate che si aggrapparono alla sua veste mentre veniva portata via, fino a quando la resta si spezzò e la donna precipitò di nuovo e per sempre tra le fiamme, colpevole ancora una volta di egoismo e cattiveria. Da quel momento l’allium cepa (la cipolla) è diventata simbolo della fiera dedicata al santo. 

 

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