CAMPOBASSO. Sono partiti dal Friuli con una Cinquecento rossa cabrio e sono approdati ad Acquaviva Collecroci, dove hanno girato il film, tutto con la ‘GoPro’. Strizza l’occhio a ‘Il Sorpasso’ di Dino Risi il ‘road movie’ ‘Un Ferragosto all’italiana’ di Christian Canderan, 38enne di Meduno in provincia di Pordenone. Il primo ciak è stato girato il 16 agosto su una spiaggia libera di Termoli. Poi il regista ha scoperto Acquaviva e ha deciso di fermarsi una settimana. Oggi, ultimo giorno di riprese, la troupe si è trattenuta per una serata di festa. La produzione quindi si sposterà in Friuli.

Il film, in uscita a gennaio, sarà proiettato in anteprima nelle regioni dove è stato girato. Narra il viaggio, fra imprevisti di ogni tipo, di due persone che si sono conosciute per caso: un anziano avvocato disabile (Vito Zucchi) che a ferragosto deve raggiungere Acquaviva per un matrimonio, ma trova tutto bloccato per la folla di vacanzieri, e un giovane laureato (Alessio Gambon) che, con l’auto nuova, prima lo accompagna in aeroporto, poi fino in Molise.

“Ho presentato il progetto alcuni mesi fa, ma di aiuti economici nessuno – ha raccontato Canderan all’Ansa – A livello organizzativo, invece, ho avuto molto sostegno da parte dei comuni dove sono state girate le scene. Ad Acquaviva Collecroci tutti sono stati molto disponibili. E’ una terra che mi ha lasciato molto e sono contento di essere venuto qui”. Girare in GoPro – ha aggiunto il regista – è stata una sfida per dimostrare che una storia si può raccontare anche con mezzi semplici. Con questa telecamera sono riuscito a dare al lavoro un taglio veloce”.