ISERNIA. Area di crisi: uno strumento fondamentale per superare le criticità con cui Isernia e la sua provincia fanno i conti ormai da tanto, troppo tempo. Ma bisogna lavorare in maniera seria e costruttiva, affinché il territorio pentro possa rivestire un ruolo importante e rilanciare l’economia. Ne è convinto Alberto Gentile, ex assessore comunale della giunta Veneziale e candidato alle scorse elezioni amministrative nella lista ‘Pensiero Libero’, guidata da Lucio Pastore.
Gentile lancia perciò la sua proposta al sindaco Giacomo d’Apollonio e all’amministrazione comunale, che si è da poco insediata. L’idea è quella di creare più gruppi di lavoro con compiti diversificati. In pratica uno potrebbe occuparsi dell’ordinaria amministrazione, preoccupandosi di affrontare e risolvere i problemi quotidiani della città. L’altro invece dovrebbe concentrarsi su questioni di più ampio respiro, prima fra tutte la gestione dell’Area di crisi. In tal modo, secondo l’ex assessore, le varie criticità potrebbero essere gestite meglio, perché non basta accontentarsi della mera funzionalità e del decoro di una città: “E’ necessario – ha detto – guardare oltre”.
Al momento, proprio perché l’amministrazione si è insediata da poco e sia il sindaco che molti dei consiglieri sono neofiti della politica, Gentile preferisce non esprimere ancora un giudizio sul loro operato. “Ribadisco – ha detto – la mia stima nei confronti del primo cittadino e sono contrariato dalle beghe che ci sono state fino a questo momento tra maggioranza e opposizione. E questo perché non si può esprimere un giudizio dopo solo tre mesi. Finora sono state affrontate solo le emergenze e bisogna ancora vedere l’amministrazione all’opera. Credo che vada incoraggiata a lavorare bene per il bene della città. Aspettiamo dunque di vedere realizzati i punti programmatici che si sono dati. Il ‘noviziato’ – ha aggiunto – si paga. E per questo forse si sta andando avanti con il freno a mano tirato, aspettiamo e diamo tempo al tempo”. Gentile si è detto disponibile a mettere la sua esperienza a disposizione dell’amministrazione, sottolineando fin d’ora, a scanso di equivoci, di non essere minimamente ‘a caccia’ di incarichi. “Se posso dare un contributo perché mi viene richiesto, sono a disposizione. Ma null’altro”, ha concluso.
