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Isernia: il Maci in mostra all’auditorium

Il Museo d’arte contemporanea della Provincia, chiuso dal 2012, torna a nuova vita grazie a una convenzione con il Comune. Sarà allestita un’esposizione per un anno, con ingresso gratuito


ISERNIA. Il Museo d’arte contemporanea di Isernia torna a nuova vita. Grazie a una convenzione da stipulare tra Provincia e Comune, il Maci sarà presto ospitato presso i locali dell’auditorium ‘Unità d’Italia’. Lo si apprende dal decreto presidenziale n. 79 del 21 novembre scorso, con il quale il vertice della Provincia pentra, Lorenzo Coia, ha stabilito di concedere per un anno, in comodato gratuito, le opere d’arte facenti parte della collezione permanente del museo Maci a Palazzo San Francesco.

officina della cultura maciIl Municipio, infatti, aveva fatto formale richiesta delle opere lo scorso 11 ottobre, con il fine di allestire una mostra presso l’auditorium. Coia, perciò, non si è fatto sfuggire l’occasione: il Maci, infatti, aveva cessato le attività dal 2012 a causa delle drastiche riduzioni di spesa imposte al settore culturale dalle norme finanziarie, al punto che il contratto di affitto dell’immobile che ne costituiva la sede, l’Officina della Cultura di via Pio La Torre, era stato disdetto dalla Provincia con conseguente acquisizione in proprietà dal Comune di Isernia.

Il Maci era stato istituito formalmente nel maggio 2003 dall’allora presidente della Provincia Raffaele Mauro, con il prezioso contributo dell’instancabile Pietro Campellone, esperto ed appassionato d’arte, nominato direttore del museo. Nel corso degli anni il museo aveva acquisito, acquistandole o ricevendole in donazione, importanti opere di autori contemporanei, costituenti la collezione della struttura. Presso la sua sede, nel 2011, era stata anche ospitata la sezione Molise della Biennale di Venezia, con la partecipazione del noto critico d’arte Vittorio Sgarbi, che in pochi mesi aveva fatto registrare ben 10mila presenze provenienti da diverse parti di Italia e finanche dalla Corea.

La Provincia insomma, grazie all’interesse del Comune, potrà assolvere agli scopi di diffusione culturale per i quali il museo è stato istituito senza alcun onere a proprio carico. L’esposizione – patrocinata dall’ente di via Berta, che collaborerà alla sua realizzazione compatibilmente con i mezzi e il personale disponibili – sarà aperta al pubblico a titolo gratuito. La convenzione tra i due enti prevede inoltre la possibilità di proroga.

 

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