Piano neve, Di Clemente: “Era necessario l’impiego degli ex cantonieri”

Il coordinatore del Pcl attacca la scelta della Provincia di Isernia di affidare il servizio ai privati: “E ora chi si occuperà delle pulizie di rifinitura?”

ISERNIA. Emergenza maltempo: non mancano le polemiche sull’attuazione del piano neve in provincia di Isernia. A sollevarle è il coordinatore del Pcl Tiziano Di Clemente che contesta, ancora una volta la decisione dell’ente di via Berta di affidare il servizio ai privati e non ai 34 ex cantonieri a cui non è stato prorogato il contratto.

“Per utilizzare gli attuali mezzi provinciali occorreva necessariamente l’assunzione dei detti operai temporanei come avvenuto per anni – afferma -: sicché per 9 autocarri, 3 turbine, una pala, di fatto ci sono solo 9 cantonieri di ruolo, mentre per stare in regola con le norme di sicurezza e funzionalità ne occorrono 29!. Anzi: ne occorrono altri 4 per i 4 trattori rimasti fermi.

Ed infatti ci è stato riferito che gli autocarri della Provincia o dei privati sono stati all’opera con un solo addetto, il che è fuori norma, mentre i 4 trattori di ultima generazione sono rimasti fermi (esclusi dal piano neve pubblicato), a parte le ripercussioni negative sulla qualità e quantità del servizio”. Per Di Clemente i problemi resteranno anche una volta superata l’emergenza. “Chi si occuperà da ora – chiede – delle ‘pulizie di rifinitura’ per prevenire la formazione del ghiaccio dopo lo sgombero neve (prima tempestivamente fatte dai cantonieri), del ripristino della segnaletica e dei consueti danni collaterali all’uso dei mezzi? E con quali costi? Tra l’altro si ricorda che la segnaletica è carente da due anni e che comunque occorreranno operai per la manutenzione stradale a prescindere dalla neve”.