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Regione, diminuisce l’Irpef

E’ la conseguenza della riduzione dell’aliquota regionale, che passa dal 2,03% all1,73% sui redditi più bassi, quelli fino a 15mila euro. Per effetto dell’abbattimento del deficit sanitario cala anche l’Irap. L’annuncio del governatore Paolo di Laura Frattura in una conferenza stampa


CAMPOBASSO. Quarantaquattro euro in più all’anno sullo stipendio dei lavoratori con reddito fino a 15mila euro. Questa la conseguenza immediata della riduzione dello 0,30% dell’addizionale regionale Irpef, che passa dal 2,03% all’1.73% per cento. Riduzioni annunciate dal governatore Paolo di Laura Frattura, che riguardano anche i redditi più alti: dal 2,23 all’1,93% per i redditi da 15mila a 28mila euro, dal 2,43 al 2,13% per i redditi da 28mila a 55mila euro, dal 2,53 al 2,23% per i redditi da 55mila a 75mila euro e dal 2,63 al 2,33 per i redditi superiori ai 75mila euro.

Una conseguenza dell’abbattimento del deficit sanitario regionale, che porta con sé anche il calo dell’aliquota Irap, diminuita dello 0,15%. “Per la prima volta dal 2007 siamo in grado di avviare una riduzione delle imposte – ha chiarito il presidente della Regione – possiamo farlo grazie al pareggio di bilancio del deficit sanitario, ottenuto anche grazie al contributo di solidarietà delle nostre regioni. La riduzione di Irpef e Irap è consistente, anche se non è il risultato completo che si poteva ottenere. Quello che è certo – ha puntualizzato Frattura – è che abbiamo segnato un’inversione di tendenza, grazie al lavoro fatto dal Governo e dalla maggioranza consiliare. Lo avevamo detto all’inizio della legislatura e abbiamo mantenuto l’impegno”.

L’aliquota Irpef, che nel 2004 era allo 0,9% è salita nel corso degli anni, fino a toccare il 2,03%, quando all’incremento previsto dall’amministrazione regionale per coprire i passivi della sanità si è aggiunto l’aumento decretato dal Governo Monti, col il ‘Salva Italia’.

Il disavanzo sanitario, certificato dal conto consuntivo 2014 in 60 milioni di euro, è stato dimezzato nel 2015 con i 30 milioni di euro di contributo di solidarietà delle Regioni, confermati anche nel 2016 (5 milioni di euro), nel 2017 (25 milioni) e per il 2018 (18 milioni di euro). Passaggio che ha consentito di liberare i contributi straordinari della legge di stabilità 2015 e le premialità per riequilibrio della gestione economica e finanziaria. Ne viene fuori lo sblocco del turnover e oltre 900 nuove assunzioni in sanità, che partiranno a breve con i concorsi.

Ma la riduzione delle imposte è già certificata. “Abbiamo voluto aspettare il pagamento degli stipendi di gennaio per fare l’annuncio – ha concluso Frattura – Abbiamo ottenuto il via libera del ministero delle Finanze e abbiamo già potuto riscontrare l’aumento in busta paga”. Evidente soprattutto per i redditi più bassi: 44 euro in più. Un piccolo segnale, ma comunque un segnale.

Carmen Sepede

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