HomeSenza categoriaEntrate del Comune di Isernia: il sindaco ‘stronca’ il dirigente

Entrate del Comune di Isernia: il sindaco ‘stronca’ il dirigente

IL CONTRATTACCO. L’opposizione, viste le distanze siderali tra il sindaco e il dirigente, cerca di approfittarne e chiede a gran voce di ascoltare Incani. Concessione accordata, con quest’ultimo che ribadisce al Consiglio quanto scritto al primo cittadino. Più di qualche consigliere, tra le file della minoranza, minaccia di abbandonare l’aula e di non voler votare la modifica.

Consiglio al completo foto okMa d’Apollonio non si perde d’animo e passa al contrattacco. Forte del Testo unico degli enti locali, che prevede la possibilità di discostarsi dal parere espresso dal dirigente, propone all’aula alcune controdeduzioni. Pesanti come macigni, che sconfessano in toto l’operato di Incani.  


“Il parere di regolarità tecnica è inconferente e manifestamente illogico – questa la sua ‘controreplica’ – Infatti, ai sensi del Tuel va reso sulla proposta di deliberazione presentata al Consiglio, che ha ad oggetto esclusivamente delle modifiche regolamentari, mentre il parere contrario si basa sulla non convenienza in termini di economicità all’adesione all’accordo quadro, che esula del tutto alla proposta. Le modifiche riguardano la facoltà di optare per più soluzioni gestionali nella riscossione delle entrate, le stesse non sono finalizzate all’adesione all’accordo quadro. Tutte le eccezioni che il dirigente ritiene di dover sollevare, avrebbero dovuto essere rinviate a successiva proposta di deliberazione consiliare”. E qui una prima stilettata: “Occorre sottolineare come, con ben altra lucidità, i revisori hanno tenuto distinti i due argomenti (regolamento e accordo quadro, ndr), rendendo parere favorevole alle modifiche regolamentari”.  

L’AFFONDO DEL SINDACO. Ma è sul parere contabile che viene data un’autentica mazzata, rispedendo al mittente tutti i rilievi ricevuti. “Anche come successivamente integrato – così il sindaco, testualmente, in assise – il parere si presenta vago e non offre validi e concreti elementi al Consiglio per poter valutare le presunte conseguenze negative in termini di mantenimento del tetto degli equilibri finanziari dell’ente. Al contrario, tale parere non tiene inspiegabilmente in alcuna considerazione il fatto che gli uffici di questo Comune preposti alla gestione delle entrate, purtroppo, non brillano certo per l’efficacia nella loro azione, e che la ricerca di forme alternative di gestione rispetto alle attuali, cui mirano le modifiche proposte, è finalizzata proprio ad assicurare consistenti, maggiori e più celeri entrate, anche se comportanti spese maggiori delle attuali, facilmente compensate dall’auspicato incremento delle entrate”.

In pratica, una bocciatura su tutta la linea, in pubblico, che segna un punto di non ritorno tra i due. Intanto, d’Apollonio porta a casa il risultato: dopo oltre quattro ore di discussione, le modifiche regolamentari passano con 22 voti favorevoli e 5 astenuti.

 

 

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