Il movimento interviene in merito alla proroga per la presentazione delle adesioni al progetto, invitando i Comuni a non aprire nuovi centri in città e nel resto della provincia. Di Giacomo: “L’accoglienza è al collasso”
ISERNIA. “I Comuni confermino il loro ‘no’ a nuovi centri di accoglienza”. E’ l’appello di Casapound in merito alla proroga per l’adesione ai progetti Spar per ospitare a Isernia e in provincia i richiedenti asilo.
“I numeri dell’accoglienza in Provincia – afferma il responsabile isernino di Casapound Agostino Di Giacomo – fotografano una situazione non sostenibile, con ben 1174 immigrati ospiti in 46 strutture, pari ad oltre l’1% della popolazione residente. Numeri assolutamente ingestibili per una delle province più piccole e povere d’Italia. Quanto alla promozione dell’integrazione socioeconomica degli immigrati tramite loro inserimento nel mondo del lavoro, invocata dal prefetto, riteniamo che questo genere di politiche debbano essere rivolte verso i tanti nostri concittadini disoccupati e che vivono situazioni di disagio sociale.
In attesa di ribadire le nostre ragioni in occasione del consiglio comunale monotematico sull’immigrazione che avrà luogo il 20 aprile ad Isernia, e dell’assemblea cittadina sullo stesso tema la cui prossima convocazione è stata promessa dal sindaco D’Apollonio, invitiamo i sindaci della provincia a non aderire allo Sprar ed a confermare il proprio ‘no’ all’apertura di nuovi centri d’accoglienza sul nostro suolo. L’unico dibattito che necessita di essere affrontato in merito all’immigrazione a Isernia e Provincia è quello sulla chiusura dei centri già presenti, che rappresentano una risorsa esclusivamente per le associazioni ed i privati vincitori dei bandi per l’accoglienza”.
Per Casapound inoltre non si può non tenere conto dei recenti episodi di cronaca che hanno visto protagonisti gli ospiti dei centri di accoglienza.