Isernia/ Continua la mobilitazione in difesa del reparto del ‘Veneziale’. Il dissenso del sindaco di Roccamandolfi: “Ennesimo episodio di impoverimento dell’offerta sanitaria subita dal territorio pentro”


ISERNIA. Salvaguardare Otorinolaringoiatria: continua la mobilitazione in difesa del reparto dell’ospedale ‘Veneziale’ di Isernia per scongiurarne la soppressione. Un servizio importante per il capoluogo, ma anche per i tanti piccoli centri che hanno il nosocomio cittadino come punto di riferimento.

Nel dibattito interviene anche il sindaco di Roccamandolfi Giacomo Lombardi, che ha espresso forte dissenso. “Ancora una volta – afferma il primo cittadino – si apprende dalla stampa e da informazioni assunte in ambito sanitario di una possibile soppressione o depotenziamento dell’Unità operativa Orl Otorinolaringoiatria attualmente esistente presso l’ospedale di Isernia, allo scopo di dare spazio alla divisione di lungodegenza dell’ospedale di Venafro. L’ipotesi di soppressione del reparto– continua Lombardi – rappresenta l’ennesimo episodio di impoverimento dell’offerta sanitaria, che viene subita dal territorio pentro”.

Un servizio che dunque va tutelato anche perché “costituisce – sottolinea Lombardi – una ricchezza ed un punto di riferimento non solo per la città di Isernia, ma anche per i numerosi comuni limitrofi che orbitano intorno al capoluogo di provincia. Il reparto è attivo da oltre trenta anni ed è un sicuro punto di riferimento e di eccellenza per la diagnosi e la cura di tutte le patologie del ramo, ed una sua eventuale chiusura – conclude Giacomo Lombardi – produrrebbe un crollo vertiginoso del diritto alla salute dei cittadini e della qualità della vita”.