Il processo al Tribunale di Larino, per la morte del romeno Gheorghe Radu, si è concluso con una sentenza di assoluzione per i due imputati
LARINO. Venne trovato morto 9 anni fa, nelle campagne tra Campomarino e Portocannone, stroncato da un infarto, dopo un’intera giornata trascorsa a lavorare nei campi. Non ci sono colpevoli per la morte del 35enne bracciante agricolo romeno Gheorghe Radu.
Ieri la sentenza del Tribunale di Larino, che ha assolto con ampia formula i due imputati Domenico Scarano ed Edilio Cardinale, accusati di omicidio colposo, con violazione di norme sulla prevenzione. Soddisfatto della decisione l’avvocato Andrea Petito, di Manfredonia, “per l’epilogo processuale – ha commentato il legale – che ha visto accolte le richieste di proscioglimento della difesa”.
Due anni fa il giudice Maria Paola Vezzi aveva disposto due nuove perizie, per accertare se una visita medica preventiva avrebbe potuto individuare la patologia cardiaca di cui era affetto il bracciante agricolo, salvandolo dalla morte. Parti civili nella causa Maria Radu, la moglie di Gheorghe, insieme alla figlia Valentina, oltre all’associazione ‘Tedeschi’.
Una vicenda che colpì molto l’opinione pubblica e la comunità romena. Tante le iniziative di sensibilizzazione e le commemorazioni, per chiedere giustizia per lo sfortunato bracciante. Attesa per la decisione della Procura, che potrebbe presentare appello.
