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Diritti negati ai bambini: si può fare di più

Da quasi cento anni si parla e si cerca di difendere i bambini di tutto il mondo, in particolare i loro diritti. Era il 1924 quando fu redatta, dalla Società delle Nazioni, in seguito alla Prima guerra mondiale, la ‘Dichiarazione dei diritti del fanciullo’. Un atto non vincolante per gli Stati, tuttavia dall’alto valore morale e basato su dieci principi fondanti. In breve: tutti i bambini, senza distinzione di razza, lingua, sesso e religione devono godere degli stessi diritti; il fanciullo deve beneficiare di protezione per crescere sano, dal punto di vista fisico, intellettuale, morale e spirituale; il fanciullo ha diritto a un nome e alla nazionalità; deve avere sicurezza sociale; il bambino che si trovi in una situazione di minorità  fisica, mentale o sociale ha il diritto a trattamenti e cure speciali; il bambino ha bisogno di cura e amore e, per quanto possibile, deve poter vivere accanto alla sua famiglia; deve aver diritto all’educazione; il fanciullo deve ricevere protezione e soccorso; il bambino deve essere protetto contro ogni forma di negligenza, crudeltà o sfruttamento e, dunque, non deve essere sottoposto a nessuna forma di tratta, non deve essere inserito nell’attività produttiva prima di aver raggiunto un’età adatta e non deve svolgere impieghi che nuocciano alla sua salute; infine, il fanciullo deve essere protetto contro le pratiche di discriminazione ed essere educato alla comprensione e alla tolleranza.

Purtroppo la realtà delle cose è ben altra. Secondo i dati diffusi da ‘ActionAid’: ci sono 385 milioni di giovani e bambini che vivono in uno stato di povertà, con massimo 1,90 dollari al giorno; 168 milioni di bambini per questo sono costretti a lavorare; la mancanza di cibo è la principale causa di mortalità nei paesi più poveri del mondo; milioni di bambini sono condannati a una vita senza futuro né alternative; 6 milioni di fanciulli ogni anno non superano il quinto anno di vita; un quarto di adulti nel mondo dichiara di aver subito violenze quando era bambino; a causa di antichi retaggi, circa 125 milioni di donne e bambine sono costrette a subire atroci mutilazioni. Il 20 novembre ricorre la Giornata internazionale per i diritti dell’infanzia e dell’adolescenza ed ActionAid, in collaborazione con Gud, ha realizzato quattro vignette sul tema dei diritti dei bambini per mostrare al lettore quanti ne vengono negati in una sola giornata ad una bambina.

Un mondo a diverse velocità non dovrebbe essere più tollerato. La felicità negata dei bambini non dovrebbe essere accettata. Questi fenomeni – come insegnano gli operatori di settore – possono essere arginati, se non fermati, con il contributo di tutti. Conoscere ciò che accade aumenta il grado di sensibilità degli individui e la nuova consapevolezza deve indurre le persone più fortunate ad aiutare coloro i quali vivono in condizioni svantaggiate. Aiutare i bambini di tutto il mondo si può, l’imperativo è superare l’indifferenza.

Per visionare le vignette dedicate alla Giornata internazionale per i diritti dell’infanzia e dell’adolescenza è possibile consultare il sito ActionAid Italia.

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