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Ex cantonieri, il Pcl riaccende le speranze: “La bocciatura del Senato non riguarda il superamento del precariato”

Tiziano Di Clemente replica al presidente della Provincia di Isernia, fornendo una diversa interpretazione della norma. Sulla carenza di fondi ricorda: “Abbiamo strappato anche l’impegno a Frattura di un intervento finanziario regionale di supporto”


ISERNIA. Fornendo una diversa interpretazione della norma, Tiziano Di Clemente del Pcl riapre la partita degli ex cantonieri della Provincia di Isernia, in attesa di stabilizzazione, replicando al presidente dell’ente Lorenzo Coia. “La notizia circa il ‘congelamento’ della vertenza ex operai cantonieri è basata su un equivoco: – afferma Di Clemente – l’emendamento bloccato dal Senato riguarda il divieto delle procedure assunzionali ordinarie, giammai la procedura di reclutamento speciale per il superamento del precariato, ex art.20 D. Lgs 75/2017 di cui stiamo rivendicando l’applicazione. Proprio per dirimere tale confusione sotto il profilo tecnico-giuridico, – prosegue – tramite il CSA Molise è stato chiamato in causa il Ministro della funzione pubblica, il quale invero ancora non fornisce alcuna risposta; ciò sta anche a significare che allo stato non v’è alcuna conferma della interpretazione resa dal vertice Provincia di Isernia.

In quanto ai vincoli finanziari, – prosegue l’esponente del Pcl – ribadiamo che l’art.20 citato consente deroghe nel caso di specie e soprattutto che le risorse vanno individuate tra quelle vincolate alle funzioni fondamentali delle province, tra cui ovviamente quella della manutenzione delle strade e del piano neve. Non solo: la mobilitazione operaia – ricorda Di Clemente – ha anche strappato un impegno da parte del governatore regionale di intervento finanziario a supporto della Provincia di Isernia per tale attività, quale vero e proprio investimento regionale fondato sulla necessità di evitare il maggior danno derivante dai pericoli delle strade insicure. In ogni caso, la stabilizzazione dei 30 operai cantonieri part-time al 50% comporta una spesa annuale di 388 mila euro, cioè solo lo 0,22 per cento del bilancio provinciale corrente che riporta 17 milioni di spese correnti. Molto meno – osserva ancora il coordinatore del partito comunista molisano – di quanto assorbe ‘l’apparato dirigenziale’ e la funzione di segreteria, esse sì spropositati per un piccolo ente. E tutto ciò è paradossale per un ente che ha come funzione fondamentale proprio l’attività degli operai cantonieri, gettati ex abrupto in disoccupazione, dopo aver lavorato per anni accumulando un prezioso patrimonio di professionalità per il servizio essenziale della manutenzione stradale e del piano neve. Noi – conclude – continueremo a sostenere fino alla fine questa battaglia operaia esemplare della nostra provincia”.

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