Successo e interesse per l’iniziativa che ha visto coinvolte dodici classi dell’istituto ‘Cuoco-Manuppella’ e i loro docenti nell’ambito del progetto di ‘alternanza scuola-lavoro’
ISERNIA. Conoscere le mille sfaccettature del cyberbullismo, per imparare a non rimanerne vittima. Successo a Isernia per le lezioni tenute dal team dell’I-Forensics nell’ambito del progetto ‘Alternanza Scuola-Lavoro’. L’iniziativa, partita lo scorso 13 dicembre per concludersi ieri, ha visto coinvolte dodici classi (tutte le terze e le quarte) dell’istituto ‘Cuoco-Manuppella’.
Gli studenti insieme ai loro professori, hanno seguito con interesse le lezioni, che hanno permesso anche di intavolare dibattiti su un tema attuale e che riguarda tutti. Fondamentale dunque, l’attività di formazione di sicurezza informatica e di prevenzione contro il cyberbullismo. Uno strumento prezioso per acquisire competenze che permettano di discernere minacce e prevenire, o almeno arginare, le conseguenze legate agli insulti e alle aggressioni telematiche.
Un fenomeno purtroppo diffuso in maniera capillare su tutto il territorio nazionale. Per questo esiste una legge ( la n.71 del 2017 ‘Disposizioni a tutela dei minori per la prevenzione ed il contrasto del fenomeno del cyberbullismo’). Legge che, in sostanza, obbliga le scuole a svolgere attività di formazione sul tema della sicurezza informatica e del cyberbullismo, potendo avvalersi anche di soggetti “esterni”, specializzati su tematiche simili.
Per questo è importante l’impegno, da parte delle istituzioni scolastiche, a mettere in atto progetti di questo tipo, magari estesi a genitori e insegnanti. La speranza, adesso, è che anche i presidi delle altre scuole si occupino del problema e decidano di affidarsi a esperti.
Importante in tal senso, la presenza dell’I-Forensics, unica struttura in zona in grado di fare una formazione ad hoc e che è già al terzo anno di esperienza, per quanto riguarda l’alternanza scuola-lavoro. Negli anni precedenti, infatti, furono inviati presso il laboratorio isernino gli studenti dell’Itis ‘Mattei’, con grandissimi risultati in termini di interesse e apprendimento, e del ‘Cuoco-Manuppella’, una vera e propria sfida, visto che in questo caso l’informatica non era prevista nell’ambito delle attività scolastica. “Eppure – ha spiegato il titolare dell’I-Forensics, Saverio Abbatiello – le ragazze che scelsero questo percorso hanno imparato perfettamente, tra le varie cose, a usare programmi crittografici e steganografici, l’utilizzo della firma digitale, oltre a fare ricerche su problematiche di truffe e cyberbullismo”.
Insomma, una vera e propria formazione ‘sul campo’, che dà la possibilità concreta di conoscere i segreti del web e dei social network, troppo spesso utilizzati inconsapevolmente, senza conoscerne realmente le potenzialità e, soprattutto, i rischi.
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