Lo sforzo congiunto di Comune di Isernia, Pro Loco, del commissario della struttura Duilio Vigliotti e del direttore della biblioteca ‘Romano’, Gabriele Venditti, ha consentito l’importante risultato
ISERNIA. Una collezione di incredibile pregio e di assoluto valore storico. Oggi il Museo Civico di Isernia si arricchisce di una nuova ala tutta dedicata al periodo dei moti del 1860, che molti dimenticano o ignorano essersi combattuti anche sul suolo cittadino. Un’occasione non solo per ricordare quei fatti, ma anche per raccogliere i numerosi repertie cimeli disponibili risalenti all’epoca, che testimoniano come anche la città di Isernia sia stata parte della storia d’Italia, quella con la S maiuscola. I dettagli sono stati illustrati in una conferenza stampa alla presenza del sindaco Giacomo d’Apollonio, dell’assessore comunale alla Cultura Eugenio Kniahynicki, del direttore della biblioteca ‘Michele Romano’ Gabriele Venditti e del commissario della struttura museale, Duilio Vigliotti.
“Non tutti sanno che qui, in soli venti giorni, si sono avvicendati ben quattro regimi a causa delle battaglie che hanno visto gli uni contro gli altri: borboni, garibaldini, cittadini del luogo e briganti. Una pagina di storia cruenta che spesso viene dimenticata – così l’avvocato Vigliotti – Le nefandezze compiute in quei giorni difficili sono persino state discusse in un’interrogazione nel Parlamento inglese, per le pesanti accuse di cannibalismo a carico dei cosiddetti ‘cafoni’, gente che ha smembrato e vilipeso i corpi dei propri nemici”. Non mancano i dettagli truculenti nel racconto di Vigliotti, ma nemmeno quelli eroici: storie di romanticismo e di libertà che forse meriterebbero più spazio.
Ed è esattamente questo spazio che il sindaco d’Apollonio intende fornire ai cittadini. “Una sezione – ha detto – che è una testimonianza di episodi storici avvenuti nella nostra città che tantissimi isernini non conoscono, o conoscono solo per quello che ci veniva raccontato da ragazzi. Episodi un po’ sparsi, mai raccontati unitamente, che qui riusciamo invece a raccogliere e lasciare a testimonianza per la nostra città nello spazio più degno, che è il Museo della memoria”.
Necessari e insostituibili la presenza e l’aiuto della biblioteca comunale ‘Michele Romano’, nella persona del direttore Venditti, che ha fornito preziosi documenti del periodo oltre alla camicia originale di un garibaldino, esposta nell’ala assieme ad altre armi e divise. Preziosissima la collaborazione dei volontari che operano nel museo, oltre che del Museo internazionale delle Guerre Mondiali di Rocchetta Al Volturno che ha fornito un importante contributo con reperti altrimenti introvabili.
L’apertura della nuova ala al pubblico è prevista per sabato 7 aprile.
Pierre
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