Critica si è mostrata la consigliera dem Fabia Onorato, la quale ha ‘bacchettato’ la maggioranza per non aver, a suo avviso, compiuto azioni migliorative per le condizioni della collettività, nonostante la diminuzione del disavanzo. Anzi, il risultato sarebbe conseguenza di mancate scelte, di “diritti negati”. Di qui l’attacco: “Il bando della piscina è andato deserto, come quello della gestione del palazzetto; i bambini vanno a scuola in un capannone industriale e noi della minoranza ci vediamo negato il diritto ad esercitare il nostro ruolo, in quanto – affonda Onorato ricordando il ricorso al Tar sul bilancio – continuiamo a non ricevere la documentazione inerente all’attività dell’amministrazione in tempi utili”.
Anche il consigliere pentastellato Mino Bottiglieri è intervenuto in maniera caustica: “Il paziente è stabile ma è malato – ha affermato – perché la diminuzione del disavanzo deriva dallo stralcio dei residui passivi. Eppure questo è un anno in cui l’amministrazione ha lavorato. Temo per il futuro, in quanto – ha concluso – credo che l’esternalizzazione dei servizi rappresenterà per l’Ente esclusivamente minori entrate”.
Il consigliere Gianni Fantozzi, dalla sua, pur votando a favore, ha chiesto all’amministrazione maggiore chiarezza: “Vorrei conoscere nel dettaglio le voci di bilancio – ha tuonato – specie in riferimento ai crediti di dubbia esigibilità, al fine di individuare eventuali responsabilità e punirle”
Il sindaco Giacomo d’Apollonio ha chiuso gli interventi ricordando, invece, gli sforzi compiuti per il superamento di particolari criticità come il lodo Spinosa e lo sforamento del Patto di stabilità, delle vere e proprie “tegole”, ha detto. E ha, infine, individuato il prossimo grande ostacolo: “Il superamento del debito relative alla copertura delle spese legali dell’ente”.
Il rendiconto è stato approvato e dichiarato immediatamente esecutivo con 18 voti favorevoli, 9 contrari e un astenuto.
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