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Niro tenta la spallata a Iorio: continua lo ‘shopping’ in casa dell’ex governatore

Vincenzo Niro, attuale assessore con deleghe pesanti nella Giunta Toma, è anche componente della direzione nazionale del Partito. Uno dei 100 rappresentanti dell’idea di cui si fa portavoce qui in Molise. Senza dimenticare che, dopo Michele Iorio che ne ha affrontate sette, egli è ‘inquilino’ del Consiglio regionale da ben cinque legislature. Oltre venti anni di politica attiva e sempre nei posti di prima fila.

“Portiamo avanti pensieri, obiettivi e risposte di un’area del paese offuscata dai populisti e dal populismo. Cominciamo a vedere il risultato di un grande lavoro che ci vede protagonisti all’interno di una coalizione di centrodestra”. All’interno della Giunta Toma – con un assessorato di rilievo che ‘premia’ il consenso elettorale, ma anche e soprattutto anni di impegno, di studio, di approfondimento dei temi sui quali, nel corso dei suoi numerosissimi interventi, ha sempre offerto interpretazioni e letture puntuali, argomentate – Vincenzo Niro è il ‘grande saggio’, l’uomo che porta la sua esperienza. Un po’ come oggi lo è Michele Iorio, all’interno del Consiglio regionale però.

“L’esperienza dell’ex presidente Iorio è una risorsa – continua Niro – può essere solo di aiuto e supporto, soprattutto in una maggioranza di neofiti”.

Ma sarà solo un caso che quasi tutti i consiglieri siano passati dal sostenere il progetto politico dell’ex presidente all’aderire al partito dell’attuale assessore ai Lavori Pubblici? Sembra quasi una strategia per indebolire la presenza del politico isernino più famoso degli ultimi trent’anni. Che fa il paio con quella del nuovo astro di Forza Italia, l’assessore regionale isernino Roberto Di Baggio. “Credo che i consiglieri che avevano sposato il suo movimento – ancora Niro su Iorio – lo abbiano trovato non più rispondente ai bisogni del territorio, delle popolazioni.

“Si tratta di valutazioni politiche, legate alle esigenze che un buon amministratore avverte, quelle di dare forma e concretezza alle richieste dell’area che rappresenta. Nulla di più, davvero – giura l’assessore – La concretezza dell’azione politica si può ben evidenziare con quanto fatto, per le materie di mia competenza, in questi pochi mesi: finalmente la firma per l’elettrificazione della tratta ferroviaria, il trasferimento di arterie rilevanti all’Anas, l’acqua del Biferno per i Comuni della costa molisana che finalmente potrà essere consumata, dopo decenni, dalla fine del prossimo mese di novembre. E poi si sono sbloccate le procedure che consentiranno il dragaggio del porto di Termoli, definiremo il Piano Urbanistico Portuale, abbiamo trovato 18 milioni e mezzo di euro per mantenere in vita un servizio essenziale per il nostro territorio, quello del trasporto pubblico. E, ricordo a me stesso, che avevamo trovato solo i 4/12esimi di fondi necessari per la copertura, il completamento delle procedure per l’adozione del Piano regionale dei trasporti e finalmente entro marzo 2019 la gara per il gestore unico. Credo che non ci sia risposta migliore per i cittadini, i territori e le amministrazioni che questa. La concretezza”.

ellesse

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