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Muratori, colf, badanti e ambulanti: tutti i numeri degli stranieri in Molise

“I numeri sgonfiano la balla emergenziale che ascoltiamo ogni giorno – ha detto il professor Norberto Lombardi (nella foto, ndr) – non parlano di percezioni. In Molise abbiamo sempre avuto un atteggiamento aperto e accogliente sia da parte degli amministratori che della comunità, ma anche questo è cambiato alla luce di quanto viene mediato. L’emigrazione in regione non è un fatto nuovo, sono 20 anni che assistiamo al fenomeno che avviene per motivi di lavoro o per lo spostamento di famiglie da luoghi dove non è possibile vivere per le condizioni di esistenza al limite; la spinta maggiore è avvenuta negli anni di crisi, ma l’ambiente molisano ha visto nel periodo 2008-2013 il raddoppio delle presenze. Oggi la percezione e le argomentazioni polemiche non aiutano una regione deprivata demograficamente che non recupera le dimensioni di sviluppo. In quattro anni il Molise ha perso 6.200 abitanti, il 2% della popolazione. E le iscrizioni anagrafiche dall’estero non hanno compensato il fenomeno. Il travaso automatico non funziona ma l’arrivo di cittadini stranieri, il loro stabilirsi nei nostri centri deve essere letto come una presenza certamente positiva per la conseguente rigenerazione sociale”.

lombardi 25 ottobre 2018

I numeri, quindi: su una popolazione residente (al 2017) di 308.493 abitanti, 13.943 sono cittadini stranieri. L’incidenza di questi ultimi sul totale dei residenti è del 4,5%. I cittadini stranieri regolari, nella provincia di Isernia sono 3.768, il 4,4% sul totale dei residenti in quella di Campobasso sono 10.175, il 4,6% della popolazione. I soggiornanti non comunitari sono 9.653 di cui 2.820 in provincia di Isernia e 6.833 in quella di Campobasso. I principali motivi dei permessi a termine sono umanitari (il 70,4% nella provincia pentra e 69,8% in quella di Campobasso); famiglia (12% e 16,4%); lavoro (13% e 10,7%).

I numeri smontano il primo luogo comune: la percentuale maggiore di immigrati non è di colore, ma arriva dalla Romania che stacca di 20 punti percentuali il Marocco. I residenti stranieri rumeni sono oltre 4.000 (29,8%), seguiti da 1.297 cittadini dello stato nordafricano (il 9,3%). A scendere poi i cittadini della Nigeria (883, il 5,8%), Albania (810, 5,8%), India (575, 4,1%), Polonia (519, 3,7%), Pakistan (516, 3,7%), Ucraina (507, 3,6%), Senegal (259, 1,9%), Cina (253, 1,8%), Gambia (245, 1,8%), Afghanistan (223, 1,6%9).

Più o meno identici i primi tre paesi dai quali provengono gli studenti stranieri iscritti all’anno scolastico 2016/2017: 440 dalla Romania (il 30,4%), 236 dal Marocco (il 16,3%) e 153 dall’Albania (il 10,6%).

Il dato si inverte per quanto riguarda i cittadini stranieri regolari titolari di imprese individuali: i più numerosi sono gli imprenditori del Marocco (358, molto attivi nel commercio ambulante), poi della Svizzera (243, solitamente immigrati di ritorno), della Germania (229, anche in questo caso emigranti o figli di emigranti molisani nati lì), Romania (106) e così a scendere comprendendo, in termini di provenienza, paesi che hanno accolto in passato molisani che sono emigrati, e che hanno avuto figli all’estero (Canada, Venezuela, Regno Unito, Francia, Belgio, Stati Uniti e Argentina). I cittadini cinesi residenti in Molise e titolari di attività imprenditoriali sono 55.

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