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Cotugno risponde ai 5 Stelle: “Sul Piano strategico per turismo e cultura nessuno spreco”

L’assessore regionale replica ai rappresentanti pentastellati che hanno puntato il dito sulla gestione delle risorse economiche in relazione al Piano strategico per lo sviluppo


CAMPOBASSO. L’assessore regionale Vincenzo Cotugno, in relazione alle dichiarazioni del Movimento Cinque Stelle regionale sui costi e sui tempi di realizzazione del ‘Piano Strategico regionale per lo Sviluppo di Turismo e Cultura’, ha tenuto a precisare che “il Piano costituisce un atto di programmazione e come tale rientra di diritto nelle competenze della società Sviluppo Italia Molise, in quanto società in house delegata appunto ad attività afferenti la programmazione”.

“Quanto ai costi – prosegue Cotugno – credo che prima di sparare a zero, sia opportuno oltre che doveroso leggere gli atti nella loro complessità e non solo il sommario. Se si va a pag. 49 del Progetto esecutivo approvato dalla Giunta regionale con la DGR n. 606 si vedrà che la redazione del “Piano Strategico di Sviluppo” prevede un costo di  185mila euro. A ciò si aggiungono i costi per la strategia di comunicazione e la gestione dei tavoli tematici deputati alla condivisione del Piano con operatori e stakeholders; i costi per la creazione e la gestione di un portale web con annessa piattaforma necessaria per la gestione di proposte da parte anche di semplici cittadini che vorranno partecipare alla stesura del piano con idee o contributi; i costi per la elaborazione e gestione di un modello di governance per la guida della strategia nel tempo; e, infine, i costi di monitoraggio”.

“A ciò – spiega ancora l’assessore regionale – si aggiunga l’Iva al 22% e alcuni costi indiretti che un qualsiasi budget previsionale deve prevedere ed ecco raggiungere la somma di 1,3 milioni di euro. Dunque, a questo importo si arriva sommando una serie di attività e non solo la redazione del Piano. D’altronde, chiunque potrà verificare, visitando i siti istituzionali di altre regioni italiane, che tali misure sono tipiche della gestione dei piani strategici e tutte necessarie. Non mi sembra che siano stati fatti né sprechi né regali a qualcuno – sottolinea Cotugno – semplicemente si è adottato un modello in linea con le metodologie di spesa dei fondi comunitari utilizzati (FSC) e con le buone prassi amministrative già attivate da altre regioni. A margine dei chiarimenti appena svolti, vorrei però lasciare una notazione politica. Il Molise ha bisogno di una scossa, ha bisogno di un’iniezione di fiducia: la gente deve ritrovare rispetto per le istituzioni e per gli uomini e le donne che le rappresentano. Troppo facile alimentare il coro dei populisti che parlano alla pancia degli scontenti, dei disoccupati, di quanti oggi vivono serie condizioni di disagio”.

“Se il Movimento 5stelle – conclude Cotugno – intende per i prossimi quattro anni proseguire sulla strada della delegittimazione della classe dirigente di questa regione, allora troverà in me un interlocutore fermo e poco incline al dialogo. Se invece si vuole percorrere il cammino della condivisione e del confronto, allora troverà in me un interlocutore leale e disponibile”.

 

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