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Test antidroga, la Lega ‘in fumo’. Calenda al contrattacco: Aida chiarisca con chi sta

LA RIUNIONE CHIARIFICATRICE. In merito alla spaccatura evidente in seno al gruppo consiliare, Mena Calenda rilancia.

“E’ quanto mai opportuna una riunione del gruppo della Lega Salvini Molise in seno al Consiglio regionale, alla quale auspico vivamente che partecipi anche il coordinatore regionale, nonché assessore regionale, Luigi Mazzuto. Spero che tale incontro avvenga il prima possibile poiché è necessario chiarire alcune posizioni di chi rappresenta la Lega in questo consesso.

La consigliera regionale che vanta di essere il capogruppo della Lega deve spiegare, a chi ha sposato questo progetto politico, per quale motivo continua a schierarsi a favore di consiglieri regionali di altri partiti. Probabilmente la sua fotografia con Romano Prodi non è casuale, visto che l’ex presidente del Consiglio dei ministri è, o meglio, era della stessa area politica di chi la capogruppo continua a sostenere. Che si giochi a carte scoperte!”.

E appare in tutta evidenza un atteggiamento che politicamente crea non pochi equivoci.

LE STRANE COLLABORAZIONI. L’orologio torna indietro, alla questione del trasporto dializzati sulla quale le due esponenti della Lega non hanno ‘lavorato’ insieme, ma hanno percorso cammini istituzionali diversi mentre invece, come più volte sottolineato, avrebbero potuto condurre una battaglia comune.

aida romagnuolo

Il tema, sul quale Mena Calenda ha, fin da subito e in solitaria, posto l’attenzione, è stato di colpo cavalcato anche da Aida Romagnuolo che ha lavorato alla risoluzione assieme a Massimiliano Scarabeo, consigliere regionale del Gruppo Misto e in procinto di aderire alla federazione politica che comprende Fratelli d’Italia (rappresentato in aula da Quintino Pallante) e Michele Iorio (esponente di ‘Noi con l’Italia’ di Raffaele Fitto).

Non si tratta più di una indiscrezione visto che, a precisa domanda, lo stesso Scarabeo ha detto: non smentisco. Politicamente i ‘nuovi’ Fratelli d’Italia conterebbero quindi tre consiglieri regionali (fra i quali c’è anche il sottosegretario alla Giunta regionale, il braccio destro di Toma, come ha spiegato Quintino Pallante in persona  in un’intervista rilasciata a ‘isNews’).

Le indiscrezioni davano pronta a passare con loro anche la Calenda, che avrebbe potuto ambire ad un assessorato (in quota rosa, oggetto di un ricorso pendente al Tar, tra l’altro). Pallante nel frattempo, dopo la revoca delle deleghe, ha dichiarato di lasciare la presidenza della Quarta Commissione consiliare. E in pole position, per quel ruolo, c’è sempre Mena Calenda.

Di contro il capogruppo Aida Romagnuolo, dopo aver ceduto – come lei stessa ha ammesso – il posto in Giunta a Luigi Mazzuto, sembra scalpiti per un posto al sole.

Le frizioni fra la Calenda e la Romagnuolo di certo non sono recenti né tantomeno risolte. Anzi, sembrano celare problemi personali e politici. Che depotenziano di fatto l’attività politica del partito al quale appartengono e con il quale sono state entrambe elette. Problemi e frizioni ai quali, a questo punto, solo Mazzuto potrà mettere la parola fine.

A meno che una delle due non decida di mollare e passare ad altri lidi. Chi cederà?

 

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