Questa mattina i segretari regionali di Uiltucs, Filcams e Fisascat hanno manifestato davanti ai cancelli dell’Asrem. Dopo una prima interlocuzione con i vertici aziendali, sulla questione è calato il silenzio
CAMPOBASSO. Se Maometto non va alla montagna… L’antico adagio si materializza stamattina nella protesta dei sindacati Uiltucs, Filcams e Fisascat che davanti ai cancelli dell’Azienda Sanitaria hanno portato ‘la montagna da Maometto’.
Il problema che i sindacati di categoria hanno inteso portare all’attenzione dell’Asrem riguarda il bando per il sistema unico di prenotazione di visite ed esami specialistici. Un appalto che rischia di lasciare per strada più di qualche operatore attualmente in servizio.
La proposta contenuta nel bando potrebbe sembrare allettante, sotto il profilo occupazionale: in luogo delle 11 postazioni (con altrettanti operatori) si arriva alle 39 previste ma diminuisce sensibilmente il monte ore che da 3500 scende a 2500. Il che, in pratica, significa un taglio degli stipendi mensili.
Di qui la richiesta dei sindacati di incontrare i vertici Asrem. Ad una prima interlocuzione poi non è seguito alcun nuovo confronto, argomento sul quale Guarracino, Capuano e Murazzo intendono insistere chiedendo al governatore Toma e alla struttura commissariale (per mezzo del Prefetto di Campobasso) di ragionare insieme su questo appalto che, secondo loro, andrebbe annullato o modificato.
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