“Sarà bene che se ne facciano una ragione – ha detto Di Lucente – la gallina dalle uova d’oro ha finito le uova”. Nel mirino del presidente della Prima Commissione consiliare, che conosce bene i pendolari che ogni giorno affrontano questa moderna ‘via crucis’ l’azienda di trasporti, oggetto di critiche e nemmeno tanto velate.
Si tratta in effetti di recuperare 10 minuti: tanto serve per poter prendere al volo la navetta e arrivare in orario sul posto di lavoro, senza scarpinare per qualche chilometro. Il vero nodo è che l’azienda in questione gode di un trattamento migliore rispetto alle altre 29 ditte concessionarie che operano in regione e, in ragione di questo atteggiamento che viene da lontano, ci si aspetterebbe la possibilità di una trattativa in tal senso. Eppure non ha aderito al servizio navetta, che viene chiamato ‘ultimo miglio’, attivato dalla Regione Abruzzo.
“Il gestore deve capirlo – ha rincarato la dose Di Lucente – dobbiamo risposte a chi ha deciso di tornare a casa solo per dormire pur di non lasciare il proprio paese. Questa è la vita che fanno gli operai che hanno voglia di restare nei loro luoghi, che sono i nostri borghi. Ed è la molla che gli fa affrontare questi sacrifici: questa non è vita, è sopravvivenza”.
Anche il sottosegretario Pallante non è stato affatto tenero. “Non è più tollerabile: alcuni gestori hanno dimenticato la loro funzione che gli garantisce le risorse. I trasporti rappresentano la seconda voce del bilancio di una regione: non è più rinviabile un incontro o uno scontro con i concessionari che hanno preso il sopravvento persino sulle strutture regionali. Anticipo oggi che se dovessero esserci proroghe o deroghe su impegni presi, non sarò più disponibile a votare nulla che non vada verso i cittadini”.
Stesse critiche rimarcate anche dal Movimento 5 Stelle (Greco, Fontana e Manzo) che hanno ragionato anche di ‘attrattività’ degli operai molisani, penalizzati dai ritardi (sempre che i bus arrivino) che potrebbero accumulare sul posto di lavoro. Di certo non è un buon biglietto da visita per un candidato ad una occupazione. Ripercorse anche tutte le tappe che hanno consentito ad Atm di avere, oggi, una posizione ‘di forza’ rispetto alle altre aziende concessionarie del trasporto pubblico e rimarcata la necessità di verificare con la Regione Abruzzo la possibilità di un accordo per consentire di usufruire del servizio, sperimentale al momento, di navette.
Micaela Fanelli ha chiesto a Niro di riferire in aula fra un paio di settimane anche se il deliberato sul quale poi si è registrata l’unanimità non rappresenta un impegno vincolante, così come invece avrebbe voluto.
L’assessore Niro, che è intervenuto tre volte nel dibattito, ha rimarcato le difficoltà ataviche del settore alle prese con bus obsoleti e pericolosi, con posizioni di ‘potere’ che finiranno con il bando per il gestore unico e con il Piano dei trasporti e della mobilità che restituirà un servizio pubblico degno di questo nome, integrando ferro e gomma.
“Fino a quando non ci saranno questi strumenti io farò di tutto per rendere meno disagevole il servizio degli utenti” ha detto. Ma la rivoluzione per il trasporto pubblico è vicina: prima dell’estate riaprirà la tratta ferroviaria Termoli- Campobasso e il 15 aprile sarà presentato l’avvio definitivo dell’elettrificazione del tratto Campobasso-Roccaravindola. E così finiranno pure le posizioni di potere.
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