Le parole del presidente del Consiglio dei Ministri, oggi per la seconda volta a Campobasso nel giro di due mesi, per una ricognizione sui progetti presentati e per l’annuncio degli interventi del Governo in Molise. A partire dalle garanzie sul regionalismo differenziato perché, ha detto, il riscatto del Sud rappresenta il riscatto dell’Italia


di CARMEN SEPEDE

CAMPOBASSO. “Nonostante qualche scetticismo della prima ora ci avete sorpresi tutti ed io oggi sono qui a ringraziarvi”. Le prime parole del presidente del Consiglio Giuseppe Conte, oggi a Campobasso per la seconda volta nel giro di due mesi, sono un complimento. Ai molisani. I rappresentanti delle istituzioni regionali e locali, dei sindacati e delle categorie produttive. Che in poche settimane hanno predisposto e presentato 252 progetti per il rilancio del territorio. Come previsto dal Contratto istituzionale di sviluppo della regione, che il premier si appresta a sottoscrivere.

“Vedete com’è facile vincere lo scetticismo e recuperare fiducia nelle istituzioni – ha detto Conte nel suo intervento in Prefettura – noi oggi siamo in grado di partire speditamente con questa iniziativa. Nei prossimi giorni io metterò a punto questo decreto che consentirà di istituire il Contratto di sviluppo del Molise. Avremo un tavolo istituzionale e anche qui procederemo rapidissimamente – ha aggiunto il capo del Governo – istruiremo le istanze e i progetti pervenuti, alla luce del progetto strategico di rilancio di questa regione. Non possiamo pensare di fare da soli sistema, per questo vi ringrazio tutti di questa adesione massiccia, ma vi chiedo anche di continuare a lavorare insieme”.

Parole che ricalcano le prime cose dette all’arrivo in città, nell’incontro con i giornalisti. Nell’atrio del palazzo di Governo, vista la pioggia battente, che ha scoraggiato anche la presenza dei cittadini. Pochi ad attendere il premier rispetto alla precedente visita. “Le priorità  le deve esprimere il territorio – ha rimarcato Conte – non penso si venga dall’alto e si decidano le priorità. Ovviamente abbiamo una strategia, anche per quanto riguarda la valutazione dei progetti presentati, ma abbiamo sin dal primo momento sollecitato gli enti locali, i rappresentanti delle varie categorie, a esprimere progetti che rispondano alle esigenze vere dei territori, per un progetto strategico e sostenibile di sviluppo”.

Conte che ha preso spunto dall’intervento del governatore Donato Toma per esprimere la sua visione di autonomia differenziata. “Mi avete stimolato a valutare con molta attenzione il tema dell’autonomia differenziata – ha precisato – e io vi dico che non solo ci sarà massima attenzione ma siamo impegnati a realizzarla con tutte le garanzie e le cautele che un progetto come questo richiede. Le due garanzie fondamentali – ha quindi puntualizzato – saranno la solidarietà nazionale e la coesione sociale. Mi farò garante che questo percorso di valorizzazione delle autonomie regionali non sarà a scapito delle altre regioni. Il nostro obiettivo è il riscatto del Sud, perché rappresenta il riscatto dell’Italia”.

Poi il riferimento alla sanità, alla nomina del commissario ad acta, le scelte del Governo, “dettate dalla volontà di garantire il diritto alla salute dei cittadini”.

“In Molise – ha detto il premier – c’è una situazione molto complessa che si trascina da anni. Dobbiamo lavorare alla soluzione dei problemi, abbiamo pensato che lo strumento del commissariamento potesse assicurare determinati risultati, qui c’’è in gioco la salute dei cittadini ed è a quella che dobbiamo pensare. Tutti insieme dobbiamo lavorare per la soluzione dei problemi”.

Poi l’annuncio dell’imminente stanziamento dei fondi per il terremoto del Molise, 40 milioni di euro nello ‘Sblocca cantieri’, per la ricostruzione e gli indennizzi ai cittadini, che si aggiungono ai 10 milioni di euro per il dissesto idrogeologico. 

Quindi la novità in materia di viabilità, visto che il tema delle infrastrutture è centrale per lo sviluppo del Molise: la Fondazione ferrovie sta pensando a realizzare una ferrovia Pietrelcina-Campobasso-San Marco in Lamis. Un percorso sulle orme di Padre Pio che, ha detto Conte, può rappresentare un itinerario turistico-religioso in grado di favorire lo sviluppo, insieme alla mobilità.