Il portavoce in Consiglio regionale del Movimento 5 Stelle traccia il bilancio degli ultimi 12 mesi, dalla vittoria del centrodestra alle attività messe in campo


CAMPOBASSO. Molise, 12 mesi dopo la vittoria del centrodestra. Cosa è accaduto in questo anno, quali cambiamenti si sono registrati? L’analisi del Movimento 5 Stelle non poteva non essere impietosa.

“A distanza di un anno, Toma non solo non ha fatto nulla di veramente rilevante per il Molise, ma ha addirittura dimostrato di non poter governare in quanto vero e proprio ostaggio politico di una serie di piccoli partitini nati al solo fine di ‘mantenere’ il controllo della Regione per poter spartire incarichi, nomine e lasciare tutto nell’immobile pantano dell’indifferentismo – dice senza filtri Andrea Greco, portavoce in Consiglio regionale del Movimento 5 Stelle e un anno fa candidato alla presidenza della Regione Molise -.

A distanza di un anno le azioni ‘più rilevanti’ di Toma e della sua maggioranza si possono tradurre in un vero e proprio affronto ai molisani: spesa per i collaboratori aumentata rispetto al passato, leggi approvate e poi impugnate dallo Stato per incostituzionalità, nomina nelle Comunità Montane di 3 persone su 4 candidate con lui alle scorse elezioni (le stesse Comunità Montane per le quali ora vuole aumentare i fondi). Ha mantenuto in piedi l’istituto della surroga con conseguente aumento del numero totale dei Consiglieri e consentendo così, a persone non votate dai cittadini, di sedere in Consiglio regionale.

Ha confermato tutti i dirigenti scelti dal suo predecessore Frattura, ha mantenuto l’Arpa in regime di commissariamento e stessa sorte è toccata a Molise Acque per la quale, proprio recentemente, ha nominato un suo ex collaboratore al costo di 80.000 euro annui. Toma – continua ancora Greco – ci ha costretti a 4 mesi di esercizio provvisorio sul Bilancio perché non è stato in grado di approvarlo entro dicembre, ha inaugurato, con i suoi assessori, scuole ancora chiuse e tratti di ferrovie elettrificate ancora da costruire. Qualcuno direbbe ‘agile in scioltezza’. Insomma, dove non ha agito in continuità con il passato, se possibile, ha fatto anche peggio.

Dal giorno in cui abbiamo messo piede in Consiglio regionale, ce l’abbiamo messa tutta per contrastare ogni nefandezza di questo governo e per proporre dei modelli alternativi di gestione. Ma troppe volte siamo stati ignorati da questi signori: per loro la ragione e il buon senso, le esigenze del territorio e dei molisani devono cedere il passo agli equilibri di partito”.

Motivi questi per mollare? Niente affatto, secondo Greco che preannuncia un report dettagliato di un anno di opposizione in Consiglio regionale e una attenzione ancora più alta sulle attività che la maggioranza e l’Esecutivo Toma metteranno in campo.

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