Stesi a terra, davanti agli ambulatori del nosocomio isernino, i cittadini dell’Est Europa sono stati poi raggiunti dai Carabinieri che non hanno potuto far altro che invitarli ad andarsene


ISERNIA. Due uomini, molto probabilmente ubriachi, cercano riparo nella zona antistante gli ambulatori dell’ospedale Veneziale. Sono due clochard, dell’Est Europa, che girovagano per la città da qualche mese, in cerca di un posto dove dormire, dove perdere tempo perché, per quelle vite ai margini, il tempo non ha più alcun senso. E scandito solo dal giorno e dalla notte, dal freddo o dal caldo.

Qualche passante allunga uno spicciolo, sperando che serva a comperare qualcosa da mettere nello stomaco pur sapendo che, invece, servirà per qualche alcolico di infimo livello, che riscalderà le ossa e annebbierà la vista.

I due sono conosciuti agli isernini che frequentano la zona: di solito si fermano nel tunnel e aspettano che passi la giornata.

Forse le temperature non proprio primaverili devono averli costretti a scegliere quella zona del nosocomio. Si sono stesi a terra, con lo sguardo perso in qualche bicchiere di troppo e, senza controllo alcuno dei gesti e delle azioni, hanno anche urinato, imprecato, litigato.

Scene che hanno destato prima curiosità, poi preoccupazione e così qualcuno ha avvisato i Carabinieri che li hanno raggiunti: qualche parola di conforto e la richiesta di andare via.

Vite sospese, senza tempo, che si intrecciano con la quotidianità di medici, pazienti, personale sanitario che chiedono, legittimamente, sicurezza, maggiore attenzione da parte delle Istituzioni e risposte ad una situazione di degrado che genera, giocoforza, allarme.

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