La nuova vita dell’ospedale di Venafro. GUARDA LE VIDEOINTERVISTE


 

VENAFRO. Non una struttura di serie B, ma un nuovo servizio sul territorio. Venti posti letto di Rsa al Santissimo Rosario, che qualificano e potenziano il territorio di Venafro, che “merita di più”, come spiega il governatore Toma, presente all’inaugurazione insieme ai vertici Asrem, al sindaco Alfredo Ricci, agli esponenti del comitato per la salvaguardia del locale nosocomio Gianni Vaccone e Franco Macerola. Nuova vita, dunque, per l’ospedale venafrano, che nel corso degli anni è stato smembrato di reparti importanti come il Pronto Soccorso, la Rianimazione e la Chirurgia.

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Non pervenuto, invece, il commissario ad acta Angelo Giustini, che sarà assente anche domani in Consiglio regionale per la seduta monotematica sulla sanità. Giustini, tuttavia, per il tramite del direttore generale Asrem Gennaro Sosto, ha fatto sapere di essere assente per motivi istituzionali. Evidentemente spuntati domenica mattina, visto che il comunicato stampa di convocazione della conferenza di stamani portava la data di sabato sera. Ma tant’è.

Per ora si parte a 20 posti letto di Rsa, ma a regime diventeranno 40, presumibilmente a fine anno. Più difficile, invece, accontentare i desiderata del Comitato Pro Santissimo Rosario che torna a chiedere un punto di primo intervento, come spiegato dal direttore generale Gennaro Sosto.

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Sull’importanza della riconversione dell’ospedale in centro di assistenza per patologie croniche si è soffermato il direttore sanitario Antonio Lucchetti.

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1Durante la conferenza che ha preceduto il taglio del nastro, il governatore interviene a tutto campo sul tema della sanità in Molise e, a precisa domanda sulla proposta dell’onorevole pentastellata Rosalba Testamento, di ridurre il budget ai privati soltanto al 15%, liquida la questione definendo l’idea una proposta estemporanea”.

Nell’occasione, a rivendicare le esigenze del territorio legate all’emergenza pensa il sindaco Ricci. “Andare a Isernia – le sue parole – non garantisce risposte adeguate, va trovata la soluzione nell’ambito del decreto Balduzzi. Dispiace non avere qui i commissari, ma sono convinto che i cittadini di Venafro non accetteranno supinamente altre decisioni a loro svantaggio”.

2Vittorio Nola, consigliere regionale del Movimento 5 Stelle, propone a Toma un atto di indirizzo preciso, da parte del Consiglio regionale, sul Piani sanitario 2019-2021. “I commissari facciano i commissari, ma dovremo essere noi a esercitare il nostro ruolo”. Toma, sul punto, tuttavia precisa: “Il Pos lo scrivono i commissari concordandone i contenuti col Tavolo tecnico e chiedendo la dotazione finanziaria che ritengono opportuna. Non abbiamo il controllo politico della sanità molisana, non possiamo influenzare la redazione del Pos. I commissari devono essere prima di tutto dei manager. La proposta di legge di eliminazione dei commissariamenti è condivisibile e si farà. Solo allora il Consiglio tornerà nei suoi poteri in materia”.

 

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