Il commercialista campobassano designato dal presidente Toma in qualità di amministratore unico, ricostituito anche il collegio sindacale ma la situazione debitoria della società per azioni interamente partecipata dalla Regione Molise è da allarme rosso


CAMPOBASSO. Un commercialista, classe 1967. E’ ricaduta su Massimo Saluppo la scelta del presidente Toma che, intuitu personae, lo ha designato in qualità di amministratore unico della società per azioni ‘Sviluppo della Montagna molisana spa’ per la durata di tre esercizi sociali (2019- 2021).

Al ‘collega’ del governatore Toma anche l’ingrato compito, assegnato nell’interesse del socio unico, che è la Regione Molise, di verificare, accertare ed eliminare l’integrarsi di eventuali violazioni poste in essere.

massimo saluppo

Il compenso omnicomprensivo, fisso e invariabile, sarà pari a 10mila 920 euro per ciascun esercizio della carica. La deliberazione di Giunta regionale (assente l’assessore Di Baggio) è del 29 agosto scorso. Il decreto di nomina, a firma del presidente Toma, è di ieri.

Sempre ieri il governatore ha anche provveduto alla designazione del collegio sindacale della società per azioni, individuandone i componenti in Fabrizio Cocola (nel ruolo di presidente), Katia Gravelli e Teresa Spina in qualità di componenti effettivi e Clelia Petrocelli e Raffaele Busico in qualità di supplenti. Il compenso è fissato a 4mila 500 euro lordi per ogni esercizio in favore del presidente e di 3mila euro per i sindaci effettivi.

La situazione della società per azioni interamente partecipata dalla Regione Molise è di quelle da allarme.

Conti in rosso che si sono paventati ogni anno: dal 2014 ad oggi, debiti per oltre 32mila euro annui, dovuti ai compensi non erogati nei confronti dei predecessori.

Un patrimonio che subisce, anno dopo anno, un decremento legato alla perdurante inattività operativa della società il cui valore di produzione è inesorabilmente pari a zero.

Mentre cresce invece l’esposizione debitoria, la perdita d’esercizio. Al punto che, sommando tutte le voci con il segno meno, la società per azioni nel 2018 fa registrare una perdita d’esercizio pari a 4 milioni 545mila 800 euro consecutivo ai precedenti esercizi in rosso, un patrimonio netto che al 31 dicembre 2017 era pari a 3 milioni 738mila 317 e che ha subito un decremento (al 31 dicembre 2018) pari a 108mila 304 euro; un andamento gestionale caratterizzato da inattività operativa e valore della produzione pari a zero; costi di produzione che ammontano a 43mila 129 euro che si sostanziano nei costi per i compensi agli amministratori e sindaci, legali e tenuta contabile. Un patrimonio negativo di 108mila 303,13 euro che, nel caso in cui il socio dovesse decidere di procedere alla cancellazione anche dei crediti verso la Funivie del Molise, per incapienza nel bilancio di quest’ultima di tali debiti, il deficit patrimoniale salirebbe fino a 920mila 603 euro. Il patrimonio negativo è di 108.303,13, ma esistono perdite latenti che possono condurre lo stesso a meno 175mila e 605 euro. Il totale dei debiti della società ammonta a 984mila 832 euro.