Correva l’anno 2009 quando la Giunta regionale del Molise, presieduta da Michele Iorio, approvò il piano industriale che stabilì che la prosecuzione delle attività imprenditoriali relative alla gestione degli impianti di risalita e dell’innevamento programmato della stazione sciistica di Campitello Matese dovessero essere affidate a soggetti privati o operativi a conclusione di un iter attraverso il quale si sarebbe dovuto dismettere, attraverso procedure liquidatorie, la società consortile per azioni, con successiva costituzione di un nuovo organismo partecipato interamente dalla Regione Molise.

La società consortile “Campitello Matese’ venne quindi sciolta e la Giunta regionale autorizzò la costituzione della ‘Sviluppo della Montagna molisana”. Partecipata al 100% dalla Regione Molise, nella forma dell’house providing. Le finalità? Intraprendere una serie di iniziative per la promozione dello sviluppo della località sciistica molisana, di San Massimo e più in generale dell’intera area montana del Matese “anche mediante l’acquisizione di partecipazioni in società esercenti attività imprenditoriali rivolte alla gestione delle stazioni sciistiche” . Nel novembre del 2009, la spa costituisce la ‘Funivie del Molise”, società a socio unico che si occupa della gestione degli impianti.

Campitello Matese e le zone montuose dell’area però sono rimaste un ‘gioiello’ solo su carta e in quanto a costi.

L’organo amministrativo e quello di controllo della spa, fino alla delibera e al decreto di ieri, non risultano mai ricostituiti dal 2015, né tantomeno si è provveduto ad approvare la documentazione di bilancio; anzi, i progetti di bilancio 2015 e 2016, seppure trasmessi all’amministrazione regionale per la presa d’atto da parte della Giunta non risultato, allo stato, formalmente approvati dall’assemblea dei soci. Una situazione che ha richiesto la normalizzazione delle attività previste dallo statuto: la continuata inattività societaria ha assunto un carattere duraturo e continuativo tale da non consentire nemmeno l’approvazione delle delibere fondamentali per la prosecuzione dell’attività sociale, come l’approvazione del bilancio e la nomina o sostituzione degli amministratori.

Nel 2017 venne nominata, in qualità di amministratore unico, Rosanna Colecchia per la durata di tre esercizi sociali. Il presidente Toma, il 19 luglio 2019, ha chiesto con urgenza la convocazione dell’assembla dei soci, per discutere anche della nomina degli organi sociali. Il governatore ha dato anche una scadenza: entro l’8 agosto scorso, pena – in caso di inottemperanza, di adire la competente autorità giudiziaria. Il che vuol dire portare i libri in Tribunale. La ‘Sviluppo Montagna Molisana’ ha quindi convocato l’assemblea ordinaria dei soci per il 31 agosto e il 2 settembre in seconda convocazione.

E ieri ha ricostituito gli organi societari. Con il compito di fare ordine, capire come andare avanti e se andare avanti. Un compito che assomiglia ad uno slalom. Gigante.

L.S.

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