In campo anche le associazioni e i sindacati. “Abbiamo inoltrato al prefetto – ha spiegato il coordinatore del Pcl Tiziano Di Clemente – una richiesta ufficiale di intervento al Comune perché non risponde a tutte le eccezioni di illegittimità che abbiamo posto, anche al fine di accogliere i ricorsi dei cittadini per le multe. Al di là di tali aspetti – ha aggiunto – la questione è di carattere sociale, perché non c’è nessun interesse pubblico a tenere attive queste soste blu. Lo dimostra anche il fatto che, durante il periodo di sospensione del servizio, non si sono registrati problemi al traffico. Introdurre questo ulteriore balzello, vuol dire aggravare una condizione già tanto difficile per numerose famiglie.

Davanti alla Prefettura c’era anche Feliciantonio Di Schiavi della Fiadel che, da ormai qualche giorno per ‘disobbedienza civile’ lascia l’auto sulle soste blu senza pagare “perché – ha ribadito – il Comune non ha emesso l’ordinanza con la quale doveva fissare eventualmente il costo da pagare, così come previsto dall’articolo 7 del Codice della Strada. Per questo, in caso di verbale, presenterò ricorso al prefetto”.

Al sit in erano presenti anche gli esponenti del Partito Democratico. “Agli amministratori – ha evidenziato la segretaria cittadina Maria Teresa D’Achille – manca il coraggio di assumersi responsabilità e sperano che a fare un passo indietro sia la società che gestisce il servizio. In questo momento l’unica ‘arma’ che abbiamo a disposizione è quella, come sostiene il comitato, di non utilizzare le soste a pagamento. L’auspicio è che, in mancanza di incassi, la concessionaria rinunci al servizio. Dal Comune, ne ho certezza, aspettano questo”.

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