L’operazione condotta dai carabinieri di Campobasso. Il giovane, già segnalato in passato alle forze dell’ordine, per detenzione e uso di sostanze stupefacenti, è stato portato in carcere, ma l’indagine prosegue. VIDEOINTERVISTA AL COMANDANTE DEI CARABINIERI


CAMPOBASSO. Aveva realizzato una serra per coltivare marijuana e produrre droga in quantitativi importanti: arrestato 32enne di Baranello, per coltivazione, produzione e detenzione di sostanze stupefacenti. Nelle campagne alla periferia del paese, in un terreno e in un’abitazione di proprietà del giovane, di mestiere bracciante agricolo, sono state sequestrate 20 piante di marijuana e 40 chili di sostanze stupefacenti, per un valore compreso tra i 260mila e i 270mila euro.

L’operazione, condotta dai carabinieri del Nucleo operativo e radiomobile di Campobasso, guidato dal capitano Vincenzo Di Buduo, è stata illustrata in una conferenza stampa del comandante provinciale dell’Arma, il tenente colonnello Emanuele Gaeta e del comandante del Reparto operativo, il tenente colonnello Alessandro Mennilli. Accanto a loro alcune delle piante di marijuana sequestrate.

vascaI carabinieri hanno fatto scattare il blitz dopo un’indagine fatta di accertamenti e pedinamenti. Quando sono arrivati nella zona sotto osservazione i carabinieri hanno trovato la serra, dotata di sistema di irrigazione, una vasca per raccogliere le acque piovane e farle confluire nell’impianto, oltre a un essiccatoio a 5 piani, fertilizzante per aumentare la resa del prodotto e un ventilatore, per favorire l’essicazione della marijuana. “L’uomo era organizzatissimo – ha detto il comandante Gaeta – cosa che ci fa pensare che portasse avanti questa attività già da tempo”. GUARDA LA VIDEOINTERVISTA

Quello fatto dai carabinieri è stato “un buon colpo”, Gaeta lo ha definito così, in quella che è la battaglia contro la droga che i carabinieri portano avanti da un anno, insieme alla Procura di Campobasso, gli avvocati, le associazioni e la stampa. “Lo facciamo – ha rimarcato il comandante – per sconfiggere la piaga del nostro secolo, diventata un grande problema in provincia di Campobasso”.Trattandosi di marijuana il prodotto, accessibile come costo, era destinato soprattutto ai giovani. “E questo ci preoccupa ancor più – ha aggiunto Gaeta – pensiamo che l’arrestato avesse un buon giro, soprattutto a Campobasso. Di certo aveva messo in piedi un sistema per produrre, confezionare e vendere la droga tutto da solo. Poi verificheremo se c’era qualcuno che lo aiutava”.

Carmen Sepede

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