Ieri la riunione nella sede municipale di Agnone per studiare le prossime mosse. Fondamentale per gli amministratori portare la questione sui tavoli romani


AGNONE. Quale futuro per l’ospedale ‘Caracciolo’ di Agnone? Continua la mobilitazione a difesa del presidio sanitario che vede in campo l’intero Alto Molise, insieme a numerosi centri del vicino Abruzzo. In prima linea anche i sindaci.

Ieri gli amministratori dell’area hanno accolto l’invito del primo cittadino Lorenzo Marcovecchio e si sono dati appuntamento nella sede municipale di Agnone, per trovare – tutti insieme – soluzioni in grado di salvaguardare il nosocomio.  L’obiettivo comune, come è noto, è quello di evitare che il ‘Caracciolo’ possa essere trasformato da struttura di area particolarmente disagiata a ‘ospedale di comunità’.

Stando a quanto si è appreso, al termine del confronto, i sindaci hanno deciso di mettere nero su bianco un documento con il quale si intende impegnare la Regione Molise a dare risposte concrete alle aree interne. Zone a cui bisogna prestare attenzione, tenendo conto anche delle criticità legate ai servizi e alla viabilità.

Al contempo gli amministratori hanno ribadito la necessità di portare sul tavolo romano la questione, chiedendo l’intervento della politica nazionale. Una situazione di forte sofferenza e incertezza quella vissuta dalla popolazione altomolisana in materia di sanità. Un bacino di utenza di circa 14mila abitanti che chiede che il diritto alla salute continui ad essere garantito.

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