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Luminarie natalizie, bando da 60mila euro. Colagiovanni e Fasolino: Gravina e i suoi ‘gattopardeschi’

L’accusa a sindaco e amministrazione dei due consiglieri comunali dei Popolari per l’Italia


CAMPOBASSO. Luminarie natalizie, i consiglieri dei Popolari per l’Italia Salvatore Colagiovanni e Carla Fasolini contestano il cambio di strategia del M5s. “Eravamo abituati, negli anni scorsi – le loro parole – alle solite accuse e alle minacce di denunce in Procura, degli ex consiglieri comunali del Movimento 5 Stelle, oggi sindaco di Campobasso e assessori della Giunta Gravina. Quante accuse lanciate con la litania della presunta mancata programmazione, del sospetto sempre e comunque”.

“Ebbene – hanno aggiunto i consiglieri di centrodestra – siamo al ridosso delle festività natalizie. Prima il bando rivolto alle associazioni per organizzare gli eventi natalizi. Segno questo – a nostro avviso – di una mancanza di una linea guida da attuare. D’altronde, con un metodo simile, anche il cartellone estivo, tanto criticato dai pentastellati nella precedente amministrazione, non ci risulta abbia lasciato un segno tangibile in città. Ma il Movimento 5 Stelle non aveva dichiarato di voler dare una impronta diversa alla città? A noi, ad oggi, non risulta che ci sia stato il cambiamento tanto auspicato da chi amministra il capoluogo”.

“Sempre in tema di Natale – hanno rimarcato ancora Colagiovanni e Fasolino – abbiamo appreso come sia stata pubblicata sul sito del Comune di Campobasso una procedura aperta “per l’affidamento su proposta progettuale del servizio completo di noleggio, installazione, manutenzione e smontaggio addobbi natalizi, da eseguire in occasione delle Festività Natalizie 2019/2020”. Si tratta di un bando di gara con procedura aperta tramite Mepa, per l’affidamento sotto soglia mediante con importo di 60mila euro, oltre Iva, ovvero 73.200 euro. Non era stato il M5s a mettere sotto accusa quando, in passato, si è lavorato ‘sotto soglia?”

Riguardo al Mepa, per effetto di una deroga legislativa, “le stazioni appaltanti per il 2019 possono procedere all’affidamento di lavori di importo pari o superiore a 40.000 e inferiore a 150.000 mediante affidamento diretto previa consultazione, ove esistenti, di 3 operatori economici”.

“Non era stato il Movimento 5 Stelle – rilanciano ancora Colagiovanni e Fasolino – a dichiarare guerra di fronte a criteri di partecipazione molto restrittivi, come quelli riportati sul bando? Tra i requisiti sulle capacità tecnico-professionale ed economico-finanziaria, per poter partecipare al bando, si evincono i seguenti criteri: descrizione della struttura organizzativa in grado di garantire l’attuazione del servizio; l’aver svolto negli ultimi 5 anni, con esito favorevole, servizi o lavori identici a quello oggetto di gara per almeno 500mila euro; l’aver svolto negli ultimi 3 anni, con esito favorevole, almeno un servizio e/o lavoro identico a quello oggetto di gara per un importo di almeno 100mila euro”.

“Insomma – concludono i due esponenti dei Popolari per l’Italia – Gravina e la sua Giunta ‘gattopardeschi’. Il loro cambiamento, evidentemente, è stato ispirato al concetto del ‘cambiare tutto per non cambiare niente’. I cittadini, anche guidati da chi li rappresenta in Consiglio comunale, sapranno giudicare”.

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