L’intervento record, su una paziente di 52 anni, si è svolto all’ospedale Miulli di Acquaviva delle Fonti in provincia di Bari
BARI/ISERNIA. La vicenda, da Guinnes dei Primati, ha raggiunto la ribalta nazionale. Ad una paziente 52enne, che ora sta bene, è stato asportato un cancro alle ovaie di 20 chili. Un intervento chirurgico complesso, quello cui è stata sottoposta la donna nelle scorse settimane, eseguito presso l’Ente Ecclesiastico Ospedale Generale Regionale “Miulli” di Acquaviva delle Fonti, in provincia di Bari.
Al lavoro una equipe medica specializzata, nella quale ha operato anche il ginecologo isernino Gianvito Carone. Quest’ultimo è stato raggiunto da Fanpage, cui ha descritto l’accaduto. “Non avevo mai visto prima niente del genere – ha affermato il professionista che si occupa anche di oncologia – Le dimensioni di questo tumore ovarico, che generalmente cresce a ritmi sostenuti, molto velocemente, erano incredibili. Era come se ci fossimo trovati davanti a tre angurie messe insieme per un totale di 20 chili”.
La paziente non avrebbe colto subito i segnali della sua malattia, lasciando così che la massa accrescesse le sue dimensioni giorni dopo giorno. “Alla paziente si era gonfiata la pancia, – ha proseguito Carone – ma ha lasciato correre. Poi si è ritrovata con questa massa spropositata, che abbiamo dovuto rimuovere con urgenza. In sala operatoria eravamo in tre ginecologi e abbiamo fatto tutto il necessario per non far correre alcun pericolo alla nostra paziente, che ora è tornata a casa, è felice ed ha ripreso la sua vita”.
Una vicenda a lieto fine, che però spinge ad una riflessione: quella di non sottovalutare alcuni sintomi. Il tumore all’ovaio, ricordano gli esperti, è tra i più comuni. Si stima che ogni anno colpisca più di 5.300 donne in Italia, determinando oltre 3.200 decessi.
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