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Orsa investita e uccisa sulla Statale 17: task force in azione per proteggere il cucciolo

Tragedia a Natale per il Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise che ha perso un altro esemplare. Il piccolo di un anno sta bene. Dall’ente fanno sapere che è spaventato, ma se non disturbato troverà il modo per sopravvivere


CASTEL DI SANGRO. Tragedia a Natale per il Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise. La sera del 24 dicembre, alle ore 20.30 circa, un’auto ha travolto e ucciso un’orsa che aveva a seguito il suo cucciolo. L’incidente è accaduto lungo la Statale 17 tra Castel Di Sangro e Roccaraso, fuori dall’area contigua del Parco. L’impatto è stato fatale per l’esemplare di circa 8-10 anni, morto quasi sul colpo, nonostante i soccorsi tempestivi.

Una perdita immane per l’ente, dopo quella della scorsa estate, quando un’orsa morì investita in territorio di Rionero Sannitico.

task force cuccioloDopo l’incidente è stata subito attivata una vera e propria task-force per proteggere il cucciolo. “Il cucciolo – spiegano da Pnalm – ha circa 1 anno e da quanto abbiamo visto sta bene. Ovviamente spaventato e spaesato come altrimenti non potrebbe essere. Ma è un orso, quindi uno degli esseri viventi più intelligenti, che troverà il modo per svernare, se non disturbato. Grazie al lavoro della Rete di Monitoraggio abbiamo ragione di credere che la femmina fosse “stanziale” in quella zona e quindi il cucciolo è a casa sua. Motivo in più per escludere qualunque soluzione diversa dal letargo in quella zona.

L’auto ha riportato danni importanti, ma l’autista per fortuna nessuno, e sta bene. Non conosciamo la velocità, certo l’animale è morto quasi sul colpo. I danni legati agli incidenti stradali non competono al Parco ma alla Regione/Provincia secondo giurisprudenza consolidata. Ovviamente serve maggiore attenzione e precauzione da parte di chi frequenta certe aree. Consapevolezza e conoscenza dei luoghi dove si va in vacanza significa anche adeguare la guida alle circostanze specifiche, come quando si guida su neve o ghiaccio.

La femmina aveva 8-10 anni ed è una perdita gravissima, anche perché stava bene, e questo solo grazie al fatto che in Natura trova, come tutti gli altri orsi, tutto il necessario per sopravvivere. La femmina, col cucciolo, stava ancora in giro in attesa del letargo perché il meteo le permetteva di farlo: caldo, zero neve e cibo: perché andare a dormire in una tana quando si può ancora godere di sole e cibo? Anche questi sono gli effetti dei cambiamenti climatici”.

Eccezionale la riposta da parte di tutto il sistema delle aree protette, coi due Parchi Nazionali e la Riserva del Monte Genzana impegnati dalla tarda sera della vigilia a tutela del cucciolo insieme anche ai Carabinieri Forestali. L’Anas di L’Aquila, col personale addetto alla Statale 17 nel tratto Sulmona – Castel di Sangro ha installato la segnaletica speciale per rallentare i tanti automobilisti che in questi giorni di vacanze affollano l’Alto Sangro, “dando così – evidenziano infine dal Pnalm – un segnale importante a sostegno della tutela del cucciolo”.

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