La tecnica fonde gli insegnamenti tradizionali delle arti di combattimento orientale con conoscenze tecnologiche tratte dal mondo della cyber security


CAMPOBASSO. Ha preso il via il secondo incontro del percorso informativo-formativo sui fenomeni del bullismo e cyberbullismo (progetto “Generazioni Connesse”) rivolto a tutte le classi prime dell’Istituto “Pertini Montini Cuoco” dal titolo #BULLYNG-OFF: Zanshin tech. Una mente vigile nel mondo digitale.

All’Auditorium dell’Istituto Biotecnologico Pertini in Via Scardocchia, i ragazzi andranno a lezione di Zanshin tech, una vera e propria arte marziale, ma non si occupa del conflitto fisico bensì di quello digitale: fonde gli insegnamenti tradizionali delle arti marziali orientali (non violenza, rispetto dell’altro, serena concentrazione, disciplina) con conoscenze tecnologiche tratte dal mondo della cyber security con il preciso scopo di insegnare ai giovani, ma anche agli adulti, a vivere sicuri in rete e a difendersi da fenomeni come cyberbullismo, adescamento ed altre aggressioni digitali.

Il nome è composto da due parole: ‘zanshin’ e ‘tech’. La prima è una parola giapponese che indica lo stato di vigilanza controllata e serena che il maestro di arti marziali deve avere prima, durante e dopo un’aggressione: è uno stato in cui si è coscienti di tutto ciò che ci circonda (pericoli e aggressori inclusi) senza per questo cedere alla paura, all’ira o ad altri sentimenti. Questo principio viene applicato alla vita digitale, per questo ‘tech’.

Durante l’incontro della mattinata, il direttore didattico della Scuola di formazione insegnanti e tecnici, consulente mediatore in bullismo e cyberbullismo nonché esperto nella metodologia Zanshin tech, Maurizio Germano, aiuterà a comprendere i fenomeni attraverso studi di caso, dialogo, confronto e a contrastali attraverso tecniche mirate.

Nello specifico, l’esperto parlerà di come funzionano le tecnologie digitali e come influenzano il rapporto con gli altri e, quindi, focalizzerà l’attenzione su: social, challenge, chat e false identità, mettendo in evidenza quanto comportamenti poco accorti nel mondo digitale possono condurre a rischi elevati ed avere conseguenze anche gravi: a questo proposito sarà analizzato il caso di Megan Meyer, giovane vittima statunitense del cyberbullismo morta suicida. Nello stesso tempo, Maurizio Germano mostrerà come sia possibile prevenire e contrastare le aggressioni digitali facendo un minimo di attenzione ed applicando le tecniche giuste. Tecniche che si rifanno alla pratica delle arti marziali per educare ad un’etica basata sulle regole del rispetto.

 

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