La casa di riposo non è mai stata informata della decisione del trasferimento a Venafro o in altro luogo e lo apprendeva direttamente da notizie di stampa e ci si scusa per non aver potuto informare i parenti degli ospiti! Riceviamo costantemente richieste da parte dei parenti circa i loro cari, è necessario che venga attivato un canale efficace di comunicazione con i parenti, molti di loro non hanno avuto nessuna notizia se non quelle pervenute dagli organi di stampa.

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Vogliamo rassicurare l’opinione pubblica che non vi è mai stato alcun abbandono degli ospiti né i medesimi si trovavano in una situazione di degrado assistenziale, nonostante le dipendenti della casa di riposo stessero esaurendo le forze fisiche e psicologiche le stesse hanno operato al meglio in una situazione di emergenza assoluta, ed hanno lasciato la struttura solo dopo che l’ultimo ospite si è allontanato.  Continuiamo a leggere falsità sugli organi di stampa con ricostruzioni deliberatamente frammentarie estrapolate da un contesto molto più ampio, per lo più finalizzato a ribaltare le responsabilità. Comprendiamo benissimo le difficoltà che l’ASREM ha avuto tanto che non è riuscita, nemmeno al quinto giorno, ad inviare un numero di OSS sufficiente a garantire la gestione della struttura (così come non è riuscita a reperirli la Tavola Osca che per questo motivo si è vista destinataria di un’ordinanza del Comune di Agnone).  

Rifaremmo tutto quello che abbiamo fatto poiché il nostro obbiettivo era quello di garantire la salute dei nostri ospiti al meglio con la presenza infermieristica e medica costante. Non avremmo mai permesso che la Tavola Osca si trasformasse nell’ennesima casa di riposo ai cui ospiti sarebbe stato negato il diritto ad avere una cura adeguata con infermieri e medici. Nella speranza che ciò che è successo ad Agnone non si verifichi più, invitiamo gli altri gestori delle case di riposo che si trovano nelle stesse condizioni in cui si è trovata la Tavola OSCA a battersi per affermare i diritti dei loro ospiti e dei loro dipendenti!

Ringraziamo innanzi tutto i parenti degli ospiti con i quali condividiamo speranze ed apprensione, nonché il Capitano Proietti, Comandante dei Carabinieri di Agnone e tutta la Compagnia, la Protezione civile, i NAS di Campobasso, i Medici di medicina generale ed un Medico con la emme maiuscola, il Dottor Giuseppe Borrelli che con noi ha lottato per l’affermazione del diritto alla salute ed alle cure mediche! Da ultimo, nonostante tutto, si ringrazia la stessa ASREM perché comprendiamo abbia dovuto gestire una situazione complessa”.

 

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