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Isernia, in graduatoria per i buoni spesa ma i soldi sono finiti: è polemica. Il Comune fa chiarezza

Le risorse destinate ai meno abbienti per far fronte all’emergenza causata dal coronavirus sono presto esaurite. Ma l’amministrazione terrà conto delle prenotazioni in caso di nuove disponibilità. L’assessore Di Perna: “Nessun favoritismo. In ogni caso, verranno fatti accertamenti”


ISERNIA. Aperti fino al 24 aprile scorso i termini presso il Comune di Isernia per prenotarsi onde ricevere, previa autocertificazione, buoni spesa per l’acquisto di generi alimentari durante l’emergenza Covid. Una consegna ‘a sportello’ che, stante l’alto numero delle istanze giunte a palazzo San Francesco, si è presto conclusa nella mattinata di oggi. E alcuni richiedenti, che pure erano riusciti ad ottenere un appuntamento, una volta arrivati al Municipio sono rimasti a bocca asciutta. Una situazione incresciosa che ha ‘scaldato’ gli animi, con qualcuno che ha paventato “l’assegnazione del beneficio ai non aventi diritto”.
Una situazione che l’assessore comunale al Welfare, Pietro Paolo Di Perna, contattato in merito alla polemica scoppiata, ha spiegato, escludendo ‘favoritismi’ di sorta.

“Si è trattato di una seconda tornata di buoni spesa, – ha affermato l’esponente dell’esecutivo d’Apollonio – organizzata perché erano avanzate delle somme dopo il primo bando. E nell’avviso pubblicato era quindi specificato ‘fino a concorrenza delle risorse’. Parliamo di circa 36mila euro.
Le domande, i cui termini erano aperti fino a venerdì, – ancora Di Perna – sono state comune accettate, perché, se arriveranno altri fondi o donazioni, le stesse verranno prese in considerazione scorrendo la graduatoria”.

“Nessun favoritismo – ha quindi aggiunto l’assessore al Welfare – In quanto per l’erogazione dei buoni ci siamo basati sulle dichiarazioni dei cittadini rese in autocertificazione. Nessuno è nelle condizioni di affermare che sono stati erogati buoni nei confronti di persone che non avevano diritto. Il Comune, comunque, attiverà le autorità preposte per fare i controlli. E se ci sarà stato qualche furbetto, mi auguro di no, verrà stanato”.

“In ogni caso, – ha concluso – sono state soddisfatte le richieste di circa 600 nuclei familiari. E sicuramente, tra questi, ci sono i nuclei emergenziali”.

 

 

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