Il militare, in servizio nel capoluogo pentro all’epoca dei fatti, è stato trasferito pochi giorni fa. Per lui una misura interdittiva di due mesi. Il suo comportamento finalizzato a ottenere favori in qualsiasi ambito


ISERNIA. Rivelava segreti di ufficio ai titolari di un centro d’accoglienza migranti, suoi amici. Persone che erano indagate dalla procura e che, in tal modo, riuscivano a sapere in anticipo dell’arrivo di forze di polizia sul posto, mettendo a posto qualche situazione sconveniente. La ‘talpa’, un sottufficiale dei carabinieri in servizio a Isernia all’epoca dei fatti, è stato colpito oggi da un provvedimento di sospensione dall’esercizio di pubblico ufficiale per due mesi ad opera della procura della Repubblica di Isernia, che si è avvalsa di personale della Squadra Mobile della questura di Isernia e dei carabinieri del Comando provinciale pentro.

Come si apprende da una nota del procuratore capo Carlo Fucci, l’ordinanza impositiva della misura cautelare interdittiva è stata adottata dal Gip presso il Tribunale di Isernia Antonio Sicuranza a seguito di richiesta del sostituto procuratore della Repubblica Alessandro Iannitti, d’intesa col dottor Fucci.

Le indagini coordinate dal procuratore capo, dirette dal pm Iannitti e condotte dalla Squadra Mobile, hanno avuto inizio nell’ambito di una più complessa attività accertativa avente per oggetto la gestione dell’accoglienza migranti in provincia di Isernia. Nel corso delle operazioni tecniche svolte emergevano profili di responsabilità a carico del carabinieri per i reati di rivelazione di segreto d’ufficio e di favoreggiamento personale.

Infatti, in diverse occasioni il sottufficiale, avendo appreso per ragioni di ufficio informazioni riservate di natura penale, non esitava a comunicarle ai diretti interessati – titolari di attività imprenditoriali locali, con cui intratteneva rapporti di amicizia – al fine di agevolarli o farli sottrarre ad attività di accertamento da parte di altri organi di polizia giudiziaria.

Un comportamento volto anche a ottenere, in cambio, favori in qualsiasi ambito, affermando così impropriamente la propria figura istituzionale nel territorio di competenza. Sulla base degli elementi raccolti, la Procura della Repubblica di Isernia ha richiesto e ottenuto dal Giudice per le indagini preliminari l’emissione nei confronti del sottufficiale della misura interdittiva dai pubblici uffici per due mesi.

L’Arma dei Carabinieri, già nei giorni scorsi, ha provveduto a trasferire il militare dell’Arma in altro territorio non affidandogli più una posizione di comando.

 

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