L’amore per la tradizione è più forte del virus: l’omaggio degli allievi della scuola Jovine alla città di Campobasso

Doveva essere la solita grande festa con decina di migliaia di persone ad affollare le strade del capoluogo. Purtroppo quest’anno il Covid è riuscito a fermare anche la tradizionale sfilata degli “Ingegni” del Di Zinno ma non l’amore dei campobassani per una tradizione scolpita nel cuore e nell’anima e sentita in modo particolare dai bambini che questa mattina hanno consegnato al sindaco i lavori realizzati proprio sui Misteri

CAMPOBASSO. “Non lo avevamo ancora vissuto un giorno come questo. Non avevamo immaginato potesse accadere”. Sono le parole utilizzate dal Sindaco Roberto Gravina all’arrivo questa mattina al Museo dei Misteri, in un’atmosfera quasi spettrale. Una immagine che racconta molto di una giornata triste ma che non cancella il legame indissolubile che unisce la città ai “Misteri” del Corpus Domini, la tradizione più attesa e sentita che quest’anno è stata fermata dall’emergenza sanitaria legata al Covid-19. Una tradizione a cui sono legati in modo particolare i più piccoli. Sono stati proprio loro ad omaggiare la comunità  di un pensiero che più di ogni altro oggi rappresenta un auspicio per il futuro. Nello specifico i bambini della scuola dell’infanzia dell’istituto Jovine, accompagnati dalle loro maestre, hanno consegnato i loro lavori sui Misteri al sindaco Gravina, all’assessore all’istruzione Luca Praitano, all’assessore alla cultura, Paola Felice, e al presidente dell’associazione Misteri e Tradizioni, Liberato Teberino. Un piccolo gesto che in questo momento particolare rappresenta un modo per guardare con sparanza al futuro, perchè non c’è niente di più forte del legame che unisce una comunità alle sue tradizioni.

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