Dura la presa di posizione della deputata di Forza Italia che condivide la protesta dei commercialisti in vista delle prossime scadenze e delle mancate proroghe
ROMA/CAMPOBASSO. Senza proroga delle imposte sui redditi in scadenza domani, 20 luglio i commercialisti annunciano azioni di protesta, e non si esclude lo sciopero di categoria.
Una scelta che sembra irrevocabile e che appare incomprensibile. E contro la quale si schiera l’intera categoria. Presa di posizione condivisa dalla deputata molisana di Forza Italia Annaelsa Tartaglione.
“La protesta dei commercialisti in vista delle scadenze fiscali di lunedì è l’esito fisiologico di fronte all’indifferenza del governo al grido di dolore proveniente da imprese, professionisti, famiglieha dichiarato all’agenzia Dire -. Da qui a fine mese gli italiani dovranno sottoporsi ad oneri per un gettito di oltre 30 miliardi, che si aggiungono agli 11 della prima rata dell’Imu, corrisposta qualche settimana fa. Dunque più di 40 miliardi tolti all’economia reale, alla produttività, ai consumi e all’investimento sulla propria impresa, nel Paese con le previsioni sul Pil peggiori d’Europa.
Il presidente Berlusconi e tutta Forza Italia – ha ricordato Tartaglione – da mesi chiedono, di fronte ad una situazione drammatica, il rinvio di tutte le scadenze di quest’anno. Il governo Conte ha tirato dritto, rompendo il patto di fiducia tra Stato e contribuenti. Questa è la logica di un Esecutivo che schiaccia l’Italia del lavoro attraverso un fisco vessatorio”.
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