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Unilever, salvaguardia dei posti di lavoro e rilancio del sito: sul tavolo 5 progetti

I sindacati ribadiscono la necessità di mantenere i livelli occupazionali e dare un futuro allo stabilimento di Pozzilli. Intanto si terrà a ottobre il prossimo incontro: azienda e Mise sono chiamati a individuare le 2 proposte maggiormente affidabili


ROMA/POZZILLI. Futuro dell’Unilever: sono 5 i progetti che, almeno nella fase interlocutoria, rispondono a requisiti ritenuti fondamentali: il mantenimento dei livelli occupazionali e una soluzione di lungo respiro per il sito produttivo di Pozzilli. A evidenziarlo in una nota congiunta sono le segreterie molisane  di Femca-Cisl, Filctem-Cgil e Uiltec-Uil all’indomani dell’incontro in videoconferenza, con i vertici di Unilever rappresentati da Gianfranco Chimirri, HR & Communication Directory, e Maria Pia De Caro, Board Unilever Europa, il Mise (con Stefano D’Addona) Invitalia, la Cisal, i consiglieri regionali Nola e Greco dei 5 Stelle e Fanelli e Facciolla del Pd e – in qualità di uditori -, anche una rappresentanza delle ditte dell’indotto Unilever.

“Chimirri – spiegano i sindacati – ha palesato l’interazione della proprietà con diversi soggetti interessati ad investire, di cui però 5 sono stati quelli che almeno nella fase interlocutoria, avrebbero potuto assicurare i 2 requisiti essenziali e condivisi all’unanimità dalla proprietà, dal Mise e dalle organizzazioni sindacali: il mantenimento dei livelli e una soluzione di lungo respiro per il sito produttivo di Pozzilli.

I PROGETTI. Dei 3 progetti iniziali (produzione home care/personal care, riciclo della plastica e riciclo delle batterie al Litio), sembra al momento aver perso fattibilità il riciclo delle batterie al Litio “in quanto – spiegano ancora i sindacati – nella tempistica che ci eravamo dati, non è possibile valutare tutte le variabili legali entro il mese di ottobre 2020 da parte del Mise, pertanto, se dovessero esserci evoluzioni ulteriori lo saranno per il medio termine e non attuabili immediatamente.

Si desume che per quanto riguarda il progetto relativo al riciclo della plastica, i soggetti interessati sono 3 e la proprietà è già in attesa del loro relativo piano industriale entro la prima settimana di agosto 2020.

Due invece sono i soggetti interessati a dare continuità lavorativa nel settore della detergenza: la proprietà sta valutando la loro potenziale capacità produttiva in autonomia, in quanto uno degli impegni iniziali in caso di cessione o di partnership dello stabilimento di Pozzilli sarebbe stata la dote produttiva da mettere in campo da parte degli interessati”.

LE RICHIESTE. I sindacati hanno incalzato la proprietà sottolineando che “l’opportunità che sembra si stia sfilando (almeno sul breve) – si legge ancora nella nota – dell’interagire con il mercato dell’Automotive per la produzione delle celle di Litio è una sorpresa negativa, che registrano, vista anche la capacità di reimpiego (oltretutto di grande professionalità) per tanti potenziali lavoratori.

Chiaramente visti i tempi che tendenzialmente si dilatano la richiesta di chiarimenti sul futuro produttivo da parte dei sindacati è perentoria, così anche la risposta, che si può riassumere in un virgolettato che è la risposta Aziendale: ”Attualmente Unilever Europa ha una sovra capacità produttiva, la stessa non intende terziarizzare le sue produzioni, nella fattispecie, se ha bisogno di una produzione, se la fa da sola. Diverso invece sarebbe il discorso se qualcuno volesse co-investire sullo stabilimento di Pozzilli, portando una dote produttiva, e nel tempo diventare autonomo nella gestione e produzione assicurando il mantenimento dei livelli occupazionali. E’ stato ribadito, come sempre detto in tutti gli incontri finora tenuti, che fino a che non verrà presa una decisione definitiva per Pozzilli, nulla cambia e non ci saranno riallocazioni delle attuali produzioni. Il quesito sul futuro di Pozzilli in caso di mancata fattibilità di tutti 5 i progetti, è stata evasa con un richiamo all’ottimismo…”.

“Anche Cgil, Cisl e Uil vogliono continuare ad essere ottimiste, tant’è – sottolineano i sindacati – che abbiamo sposato la linea della fiducia progettuale e risolutiva sin dall’inizio di tutta questa vicenda che coinvolge quasi 500 famiglie… vedremo e monitoreremo! Così come registriamo, sottolineandolo per la seconda volta, l’assenza della Regione Molise con il suo presidente e assessori di riferimento, anche se D’Addona del Mise ha rimarcato che in questi mesi c’è stata un’ottima collaborazione con la parte tecnica della Regione Molise.

In conclusione, il prossimo appuntamento è per il mese di ottobre 2020, incontro nel quale il Mise e Unilever, dovrebbero portare i 2 progetti maggiormente affidabili per il futuro dello stabilimento di Pozzilli, per il mantenimento dei livelli occupazionali e per una soluzione – concludono i sindacati – che duri negli anni a venire”.

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