Piano della mobilità e rilevazioni. Esposito accusa: metodo assurdo in piena pandemia

In relazioni alle interviste che i rilevatori della società incaricata di redigere il piano stanno svolgendo agli automobilisti, sui flussi di traffico a Campobasso

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CAMPOBASSO. “Anomalia o assurdità”. Così il consigliere comunale di Forza Italia Mimmo Esposito definisce le modalità con cui è stata avviata la campagna di rilevazioni condotta dalla società che per conto del Comune è stata incaricata di redigere il Piano urbano della mobilità sostenibile.

A svolgere le interviste sono infatti rilevatori accompagnati da una pattuglia dei vigili urbani, che stanno svolgendo l’indagine sui flussi di entrata e di uscita delle automobili a Campobasso. Fermando appunto gli automobilisti.

“Entrando in città con la mia auto – il racconto su Facebook di Esposito vengo fermato ad un posto di controllo dalla locale Polizia municipale che esegue il controllo di polizia al quale è deputata. E fin qui nulla questio. Non faccio in tempo a recuperare i miei documenti (patente e libretto) che si accosta al vetro una ragazza con gilet giallo e tesserino al collo e mi chiede “lei da dove viene?”. La blocco subito e le dico: mi scusi ma lei chi è? Insomma morale della storia ci sono al lato della strada 3 ‘malcapitate’ che sono state incaricate dal Comune a presidiare i ‘posti di controllo’ di un organo di polizia per poi avvicinarsi contestualmente al veicolo fermato fare un’intervista”.

“Siamo in piena pandemia – ha rincarato la dose il capogruppo di Forza Italia – Trovo questa procedura assurda e faccio rilevare a chi ha ideato tutto ciò che espone a rischi seri le rilevatrici che pur di guadagnarsi un soldo hanno ottemperato pedissequamente alle disposizioni loro impartite”. Esposito ha già annunciato che porterà la questione in Consiglio comunale.

 

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