HomeSenza categoriaNo alle discriminazioni sessuali: il Consiglio comunale contro l’omobitransfobia

No alle discriminazioni sessuali: il Consiglio comunale contro l’omobitransfobia

Approvato un ordine del giorno a sostegno del Disegno di legge Zan. Niente passi indietro, invece, alle modifiche della nuova sperimentazione della viabilità in viale Elena


CAMPOBASSO. Contro ogni discriminazione sessuale, il Consiglio comunale di Campobasso ha approvato l’ordine del giorno a sostegno del Disegno di legge Zan contro l’omobitransfobia.

Il voto, con 27 sì e 2 no, nella seduta di oggi dell’Assise civica su un documento presentato dai consiglieri del M5s Vinciguerra, Simonetti, Margherita Gravina e sottoscritto anche dal consigliere Sabusco (È ora), di Colagiovanni (Popolari per l’Italia) e dai consiglieri del Pd Trivisonno, Battista, Salvatore e Chierchia. 

“Si tratta di una sollecitazione – ha spiegato il capogruppo del M5s Antonio Vinciguerra – che il Consiglio Comunale di Campobasso lancia al Parlamento, affinché agisca nel senso già auspicato dal Parlamento Europeo per giungere, finalmente, all’adozione di norme volte alla piena parità di trattamento per le persone omosessuali e in particolare del Ddl Zan che, tra le altre misure, prevede l’introduzione nel Codice Penale delle circostanze aggravanti, per i reati di violenza commessi per motivi legati all’identità di genere e alla disabilità. È importante che, così come fatto dalla Camera, anche il Senato approvi il Disegno di legge senza emendamenti che ne stravolgano il senso. Siamo infatti consapevoli e fermamente convinti che la libertà di pensiero non possa mai corrispondere a discriminazione e violenza”.

“L’approvazione di questo ordine del giorno – ha concluso Vinciguerra – assieme all’adesione dell’Amministrazione Comunale alla rete Ready – impegna la Città di Campobasso a combattere ogni forma di discriminazione e ci schiera al fianco di tutti i cittadini che hanno subito abusi e violenze.”

Bocciato invece a maggioranza l’ordine del giorno del centrosinistra, che chiedeva lo stop della sperimentazione della viabilità introdotta in viale Elena.

“La sperimentazione attuata su un breve tratto di viale Elena è stata ragionata in funzione della collettività e, proprio per questo, se avessimo notato effettivamente che si fossero venute a creare delle anomalie per la mobilità o per altro, saremmo già intervenuti modificando la nostra scelta – ha detto il sindaco Gravina – Con questa sperimentazione si è cercato di veicolare meglio il carico di traffico in centro, alleggerendo le arterie di via Gazzani, via Herculanea e via Ugo Petrella”.

“Inoltre – ha precisato il sindaco – la sperimentazione che andrà migliorata con una segnaletica più precisa e chiara sin da Porta Napoli, ha garantito anche una maggiore sicurezza, rallentando la velocità che le automobili in precedenza raggiungevano sul tratto di via Elena, soprattutto nelle ore notturne. Abbiamo evitato anche il ripetersi, da parte degli automobilisti, di un’altra infrazione molto pericolosa, compiuta da chi proveniva dal Conservatorio e che voleva entrare direttamente nel parcheggio dell’ex Romagnoli senza fare tutto il giro”.

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