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Recovery plan per infrastrutture e green, Buono: “Fare del Molise la Svizzera d’Italia”

Il presidente di Partecipazione Democratica indica la strada per lo sviluppo del territorio: dalla quattro corsie alla pista ciclabile. E incalza: serve una visione d’insieme


VENAFRO. L’idea è quella è quella di trarre almeno un vantaggio dalla crisi pandemica, gestendo al meglio le risorse del Recovery plan indirizzandole su progetti di ampio respiro nei settori delle infrastrutture e del green.
A lanciare la proposta è il presidente di Partecipazione Democratica, Stefano Buono, che osserva: “La prossima programmazione settennale dei fondi europei, che vedrà il Molise tornare in ‘convergenza’ (il vecchio obbiettivo uno), assegnerà inevitabilmente alla nostra Regione maggiori risorse. La grande chance, però, la giochiamo grazie ai fondi del Recovery che arriveranno ed andranno necessariamente spesi entro il 2026. In tal senso – prosegue l’esponente dem non senza polemiche – registriamo un lavoro preliminare da parte dell’attuale governo regionale di bassa qualità che mette addirittura a rischio la possibilità che i progetti presentati vengano poi effettivamente finanziati. Come da tradizione nella nostra cultura amministrativa, vengono presentati una quantità enorme di tanti piccoli progetti. Abbiamo invece bisogno di una visione d’insieme, di un’idea del futuro della nostra terra e di mettere quindi in campo una consequenziale programmazione che punti su pochi ma grandi progetti. Innanzitutto – propone Buono – le grandi infrastrutture sia materiali che immateriali: cogliere questa possibilità per farci finanziare la quattro corsie, potenziare le linee ferroviarie, investire sulla fibra ottica ovvero rendere il Molise collegato al resto d’Europa. Poi un grande progetto organico sul green, che valorizzi la naturale vocazione di questa Regione che può divenire il simbolo dello sviluppo sostenibile: mobilità sostenibile, interventi di efficienza energetica, nuove tecnologie per i trasporti. Sconfinati paesaggi, basso impatto ambientale per una qualità di vita alta e un’attrattività turistica forte. Penso, ad esempio, tra i progetti ipotizzabili, ad una grande pista ciclabile cosi come realizzata dai cugini Abruzzesi e che consente di percorrere un intero tratto di costa adriatica. Creare le infrastrutture per rendere percorribile il Molise – conclude – e poi fare di questa Regione la piccola Svizzera, icona di un modello sostenibile di sviluppo”.

 

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Alessandra

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