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No alla macellazione di suini a domicilio: nuova ordinanza di Toma

Prorogata inoltre la zona ‘giallo-plus’ fino al 31 gennaio: quarantena obbligatoria per dieci giorni per chi torna in regione e divieto di utilizzare i mezzi di trasporto pubblico per gli spostamenti all’interno del proprio comune di residenza oper il raggiungimento di altri luoghi all’interno del territorio regionale


CAMPOBASSO. Divieto di macellazione di suini a domicilio. È questa la principale novità introdotta dall’ultima ordinanza del presidente della Regione, Donato Toma, ai fini di prevenire la diffusione del contagio del Covid-19.

Le notizie degli ultimi giorni, che riferiscono di alcuni paesi della provincia di Campobasso che, nel praticare il ‘rituale’ di macellazione avrebbero dato luogo a nuovi focolai, hanno spinto il governatore a mettere il freno all’antica usanza rurale.

Il provvedimento, come si legge appunto nell’ordinanza n. 6 del 16 gennaio 2021, è scaturito dopo aver rilevato che il ministero della Salute, pur registrando un ulteriore miglioramento del valore dell’indice di contagio Rt rispetto al precedente report, ha segnalato “con riferimento ad altri indicatori una situazione epidemiologica prossima alla soglia di allerta” e, più ancora, dopo il verbale della riunione dell’Unità di Crisi regionale di oggi, nella quale il Comitato scientifico del Molise ha evidenziato la necessità di adottare, anche per il periodo successivo al 17 gennaio 2021, misure di contenimento della diffusione del virus più restrittive rispetto a quelle previste per il medesimo periodo dalle disposizioni nazionali.

In sostanza, la nuova ordinanza prevede la proroga delle disposizioni contenute nella n. 51 del 7 dicembre scorso, che istituiva l’ormai nota zona ‘giallo-plus’, fino al 31 gennaio prossimo. Con in più l’introduzione di misure limitative in materia di macellazione di suini, in considerazione dei possibili assembramenti che tale attività può generare ove sia svolta presso il domicilio.

Ricordiamo che l’ordinanza n. 51 prevede il divieto di utilizzare i mezzi di trasporto pubblico per gli spostamenti all’interno del proprio comune di residenza, domicilio o dimora o per il raggiungimento di altri luoghi all’interno del territorio regionale.

Divieto che non opera per gli spostamenti dettati da comprovate esigenze lavorative, da situazioni di necessità ovvero per motivi di salute, nonché qualora l’utilizzo del mezzo di trasporto pubblico costituisca la prima tratta per il raggiungimento di territori di altre regioni”.

Per quanto riguarda invece i rientri, tutti gli individui che abbiano soggiornato per più di 48 ore nel territorio di altre regioni, una volta giunti in Molise hanno l’obbligo:

  1. a) di comunicare entro due ore tale circostanza al proprio medico di medicina generale ovvero al pediatra di libera scelta ovvero al Dipartimento di Prevenzione mediante mail all’indirizzo covid@ asrem.org
  2. b) di osservare, salvo diversa disposizione da parte del competente servizio regionale di sanità pubblica, quarantena obbligatoria, mantenendo la stessa per 10 giorni
  3. c) di osservare il divieto di spostamenti e viaggi;
  4. d) di rimanere raggiungibile per ogni eventuale attività di sorveglianza
  5. e) in caso di comparsa di sintomi, darne immediata comunicazione con le modalità di cui alla precedente lettera a).

Le disposizioni non si applicano nei confronti di coloro che si limitino a transitare per il territorio regionale del Molise al solo fine di raggiungere altre regioni o che vi permangano per comprovate ragioni di lavoro o di salute, nonché nei confronti degli individui che siano sottoposti, con esito negativo, a tampone, anche antigenico, nelle 72 ore precedenti l’ingresso nel territorio molisano.

Attraverso l’ordinanza, infine, è stato demandato ai sindaci dei comuni molisani il compito “di individuare strade o piazze nei centri urbani dei rispettivi territori potenzialmente suscettibili di situazioni di assembramento e, ove esistenti, di disporre con propria ordinanza la chiusura al pubblico per tutta la giornata o in determinate fasce orarie, fatta salva la possibilità di accesso e deflusso agli esercizi commerciali legittimamente aperti e alle abitazioni private. Ai fini del monitoraggio sul corretto esercizio delle funzioni in questione, è fatto obbligo ai sindaci di comunicare con cadenza settimanale alla Presidenza della Regione Molise l’esito della valutazione operata e i conseguenti provvedimenti adottati”.

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