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Covid, sindaco vaccinato: polemiche in paese

Immediata la replica alla minoranza del primo cittadino di Roccavivara Minni: “Non ho saltato la fila, ho aspettato il mio turno”

ROCCAVIVARA. Sono state avviate nei giorni scorsi in Molise le vaccinazioni per i volontari della Protezione Civile e tra loro ha ricevuto la prima dose di AstraZeneca anche il sindaco di Roccavivara Angelo Minni.

Una scelta non condivisa dal gruppo di minoranza ‘Insieme per Roccavivara’ che ha accusato il primo cittadino di non aver fatto proprio l’appello dell’Anci che invitava i sindaci a dare precedenza ad altre categorie, considerate più a rischio.

“Il sindaco – si legge in una nota dei consiglieri di opposizione – avrebbe potuto dare l’esempio e, dato lo stato della campagna vaccinale nella nostra regione, avrebbe potuto cedere la sua dose e donarla a chi ne è (ancora adesso) più bisognoso come le persone fragili, gli over ottanta, il personale ausiliario dei diversamente abili o gli insegnanti:persone che quotidianamente sono esposti ad un rischio elevato di contrarre il virus e di subire i danni che esso comporta. Questo sì che sarebbe un ottimo esempio”.

E non si è fatta attendere la replica del primo cittadino. “Il 22 febbraio – scrive – la Regione Molise ci chiedeva di comunicare un elenco degli iscritti al Gruppo Comunale di Protezione Civile per sottoporli a vaccino. Tra questi nominativi veniva comunicato anche quello del sindaco in quanto Autorità Comunale di Protezione Civile, oltre che di Pubblica Sicurezza e Sanitaria.

Il 7 marzo la Regione Molise apriva le adesioni alla vaccinazione per i membri della Protezione Civile. In qualità di sindaco, come già detto, rivesto il ruolo di Capo della Protezione Civile Comunale, organismo che lavora a stretto contatto con l’Ente Pubblico e che in questi mesi ha collaborato anche in tante azioni per il controllo della pandemia sul nostro territorio comunale.

Il 21 marzo in Molise sono partite le vaccinazioni per i volontari della Protezione Civile. Il 22 sono stato contattato dalla Sala Operativa della PC regionale per comunicarmi che il 24 mattina dovevamo presentarsi al centro vaccinale di Isernia. Il 23 pomeriggio, sapendo delle polemiche che si sarebbero innescate sulla mia vaccinazione, contatto nuovamente la Sala Operativa della PC regionale per chiedere se era il caso che io facessi il vaccino per le ragioni su esposte. La risposta del funzionario è stata: ‘Lei è il Capo del Gruppo Comunale di Protezione Civile e in quanto tale ha tutti i diritti per vaccinarsi domani mattina’.
Il 24 ho effettuato la prima dose di AstraZeneca insieme ad altri membri della Protezione Civile del nostro comune.
Non ho saltato nessuna lista, ho aspettato il mio turno e ho fatto il mio dovere. Non ho fatto il vaccino in qualità di sindaco e mi trovo perfettamente concorde con l’opinione di Decaro che anche i sindaci debbano aspettare il proprio turno e, infatti, ho atteso il mio momento.

Gli insulti – evidenzia infine il primo cittadino – che arrivano da chi mi odia a prescindere, ci stanno. Loro vivono di quello. Fa parte del gioco. Ma ciò che non accetto è il gesto perfido e il grottesco di rovesciamento della realtà”.

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